ABBIATEGRASSO (12 GIUGNO 2019) - E' oramai caccia aperta al o ai serial killer che ad Abbiategrasso negli ultimi due anni hanno ucciso o tentato di uccidere oltre una decina di gatti, di cui molti nella zona compresa tra il canale scolmatore, via Novara e la zona del supermercato Penny Market, ora dopo che si è scoperto che il gatto ucciso a inizio settimana non è morto per investimento ma presumibilmente colpito da una bastonata o da una badilata è scattato l'allarme. Tutto è iniziato verso la fine del 2016 con il ritrovamento di una micia presa a bastonate, alla gatta era stato asportato un occhio ma purtroppo non era riuscita a sopravvivere, da quella data all'ultimo caso del gatto rosso trovato morto vicino all'entrata del Penny sono almeno una decina i gatti scomparsi o ritrovati morti in maniera strana ad Abbiategrasso e almeno sei di questi tutti nella zona compresa tra via Novara ed il Penny. Impressionante l'escalation delle scomparse e dei ritrovamenti dei gatti morti in zona negli ultimi due anni e mezzo ai quali si aggiunge la micia Dodo tornata a casa con un proiettile in una gamba, e con i denti rotti e quest'ultimo micio ucciso nei giorni scorsi ai quali vanno aggiunti altri gatti scomparsi e alcuni ritrovati morti con le stesse modalità in altri punti della cittadina. "Il sospetto ci era già venuto già dopo i primi ritrovamenti- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma dopo gli ultimi casi della micia Dodo e di questo ultimo gatto trovato morto iniziamo a pensare seriamente alla presenza di uno o più serial killer che prendono di mira i gatti della zona, ci sono poi alcune anomalie in questi che a prima vista si presentano come investimenti, infatti in molti dei ritrovamenti avvenuti in questi due anni e mezzo i gatti hanno schiacciato solo il muso cosa che non combacia con un eventuale schiacciamento automobilistico, ed in piu casi i gatti ritrovati compreso quest'ultimo ritrovato nei giorni hanno la fuoriuscita del bulbo oculare come se fossero stati colpiti in maniera violenta in un punto specifico della testa. Ora- conclude Croce- lasciamo che le forze dell'ordine facciano il loro lavoro e dal canto nostro stiamo valutando di introdurre una taglia sulla testa del responsabile o dei responsabili di questa tragica sequenza di uccisioni e sparizioni di gatti.
