Roma (4 aprile 2017) - L'associazione italiana difesa animali ed ambiente lancia un'appello alle comunità ebraiche italiane che il prossimo 12 aprile festeggeranno la festa di Pasqua percheè in questa occasione non macellino, ne consumino carne di agnello. Lo stesso appello che AIDAA lancia alle comunità ebraiche, lo lancia ogni anno alle varie comunità cristiane sempre in occasione della Pasqua e alla comunità musulmana in occasione della festa del sacrificio. "Nei prossimi giorni in occasione delle festività pasquali ebraiche e cristiane in Italia si stima saranno uccisi circa 600.00 tra pecore ed agnelli, e molta carne sarà importata da altri paesi. Il nostro invito è quello di superare questa antica tradizione e di limitare, anzi non consumare proprio carne di agnello, ne di altri animali "in sostituzione". "Non siamo più nell'antichità ne nell'oscuro medioevo, quindi oggi la cultura della vita ci impone delle riflessioni e delle limitazioni, anzi la totale abolizioni dei riti sacrificali religiosi, crediamo sia arrivato per tutti il momento di fare un salto in avanti nella cultura della vita- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- del resto una chiesa e molte comunità cristiane e non che accettano tranquillamente di parlare di divorzio e coppie di fatto, non riusciamo a capire come non capiscano che la morte di un'agnello è un delitto contro la natura, cosi come la morte violenta di ogni uomo e di ogni animale per mezzo degli uomini sia esso un rito sacrificale, una battuta di caccia, piuttosto che la macellazione quotidiana di migliaia di animali per questo- conclude Croce- vi invito a non uccidere ne mangiare carne di agnello ne di ogni altro animale".