domenica 24 maggio 2015

TRAFFICO DI CANI? QUESTIONE DI MALAVITA

Non è un problema tra animalisti buoni e cattivi, diffamatori o diffamati, quello del traffico illegali dei cani in entrata o in uscita dall'Italia è un problema di malavita organizzata. I trafficanti che fanno parte delle grandi organizzazioni malavitose in questi anni sono stati affiancantati da una miriade di trafficanti che agiscono da soli o in piccoli gruppi e che hanno dato vita a dei veri e propri sodalizi malavitosi che sulla pelle degli animali fanno soldi a palate (si parla di un giro accertato di oltre 25 milioni di euro ogni anno) per questo motivo AIDAA ha deciso un cambio di strategia. Le singole ed i singoli trafficanti non saranno più denunciati separatamente, ma visto ed appurato che esiste una rete di malavita organizzata tutto il dossier sarà inviato domani al ministro dell'Interno Angelino Alfano con l'obbiettivo condiviso della costituzione di una task force nazionale che abbia da una parte il compito di debellare l'odioso fenomeno della tratta dei cani, e dall'altra parte di scovare gli ingenti capitali che dietro questo traffico si muovono e che poi vengono investiti spesso anche in traffici quali l'acquisto di partite di droga da parte dei malavitosi e delle malavitose coinvolte.