MORTI DI CACCIA. AIDAA: CACCIATORI COME LE BR DEL 78 UN MORTO OGNI DUE GIORNI.
Roma (19 Novembre 2012) - I cacciatori? Quest'anno uccidono con la stessa media delle Brigate Rosse negli anni di piombo. A due mesi esatti dall'apertura della caccia si reigstrano 34 morti di cui 30 cacciatori e quattro persone uccise per caso, 51 feriti di cui 41 cacciatori e 10 persone colpite per caso. Un morto ogni due giorni la stessa media dei terroristi nell'autunno del 1978 dopo il caso Moro. Ovviamente si tratta di due fenomeni diversi tra loro ma con gli stessi risultati devastanti per la vita di uomini ed in questo caso anche di migliaia di animali. Per questo motivo l'associazione italiana difesa animali ed ambiente - aidaa chiede l'intervento del Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri Peluso perchè oramai la caccia si è trasformata da uno sport a rischio a una vera a propria questione di ordine pubblico. AIDAA chiede al ministro degli Interni che la caccia venga immediatamente messa al bando e che le regole vengano riviste in maniera profonda. "Dal nostro punto di vista la caccia andrebbe abolita punto e basta, risolvendo cosi il discorso delle vittime che ogni anno aumentano e che quest'anno hanno toccato numeri uguali a quelli del terrorismo degli anni settanta- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- gli stessi cacciatori riconoscono che ci sono troppi morti e troppi feriti e per questo chiediamo un intervento del ministro degli Interni di cui conosco la professionalità avendola conosciuta quando era commissario prefettizio al mio comune di residenza per fermare questo massacro. Si facciano tacere subito le doppiette prima che l'elenco dei morti sia troppo lungo anche per le coscenze di chi si ostina a non riconoscere che le cose non possono continuare di questo passo innanzitutto per l'incolumità dei civili che spesso si trovano coinvolti e vittime delle fucilate dei cacciatori mentre vanno semplicemente a passeggiare nel bosco".
Roma (19 Novembre 2012) - I cacciatori? Quest'anno uccidono con la stessa media delle Brigate Rosse negli anni di piombo. A due mesi esatti dall'apertura della caccia si reigstrano 34 morti di cui 30 cacciatori e quattro persone uccise per caso, 51 feriti di cui 41 cacciatori e 10 persone colpite per caso. Un morto ogni due giorni la stessa media dei terroristi nell'autunno del 1978 dopo il caso Moro. Ovviamente si tratta di due fenomeni diversi tra loro ma con gli stessi risultati devastanti per la vita di uomini ed in questo caso anche di migliaia di animali. Per questo motivo l'associazione italiana difesa animali ed ambiente - aidaa chiede l'intervento del Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri Peluso perchè oramai la caccia si è trasformata da uno sport a rischio a una vera a propria questione di ordine pubblico. AIDAA chiede al ministro degli Interni che la caccia venga immediatamente messa al bando e che le regole vengano riviste in maniera profonda. "Dal nostro punto di vista la caccia andrebbe abolita punto e basta, risolvendo cosi il discorso delle vittime che ogni anno aumentano e che quest'anno hanno toccato numeri uguali a quelli del terrorismo degli anni settanta- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- gli stessi cacciatori riconoscono che ci sono troppi morti e troppi feriti e per questo chiediamo un intervento del ministro degli Interni di cui conosco la professionalità avendola conosciuta quando era commissario prefettizio al mio comune di residenza per fermare questo massacro. Si facciano tacere subito le doppiette prima che l'elenco dei morti sia troppo lungo anche per le coscenze di chi si ostina a non riconoscere che le cose non possono continuare di questo passo innanzitutto per l'incolumità dei civili che spesso si trovano coinvolti e vittime delle fucilate dei cacciatori mentre vanno semplicemente a passeggiare nel bosco".