lunedì 20 agosto 2012

ABOLITO DOPO 103 ANNI IL RITO DELL'AGNELLO SACRIFICALE A LEGRO DI ORTA

Non sono serviti gruppi insultanti di pseudo-animalisti, ne manifestazioni urlate, ma solo la forza e la caparbietà di un pugno di amanti degli animali, che insieme al Sindaco, al Parroco e a una buona parte del consiglio parrocchiale sono riuscite dopo 103 anni a far interrompere un'usanza barbara che vedeva un agnello vivo come primo premio di una lotteria per la festa di Santa Caterina che si è svolta domenica 19 agosto nella frazione Legro di Orta. L'usanza di offrire un agnello vivo da parte di una facoltosa famiglia del posto risaliva ai primi anni del secolo scorso dopo che uno dei componenti della famiglia si salvò da un naufragio. Quest'anno un gruppo di cittadini capeggiati da due battagliere animaliste Roberta Pirali (responsabile sezione AIDAA del Lago d'Orta) e la scrittrice Fiorella Mattioli sono riusciti non senza difficoltà a convincere parroco e sindaco, ed anche buona parte del paese a rinunciare (anche perchè cosi impone la legge) ad usare l'agnello vivo come premio per la lotteria. La questione ha aperto una forte discussione nel piccolo paese piemontese e ha tenuto molti con il fiato sospeso fino a questa sera quando tutto si è svolto invece nel migliore dei modi e l'agnello questa notte potrà dormire tranquillo e beato senza rischiare domani di essere sgozzato dal vincitore della lotteria. Dopo questa battaglia se ne apre un altra, infatti nella vicina isola di San Giulio in occasione della festività prevista per il mese di gennaio del prossimo anno si ripete lo stesso rito. Ora gli animalisti, con l'appoggio nostro e di altre associazioni cercheranno di convincere la badessa del convento delle suore dell'Isola ad adeguarsi alle nuove norme sostituendo l'agnello vivo con un bell'agnello di marzapane per mettere fine cosi definitivamente ad una tradizione tanto antica quanto barbara.