OSTIA (30 GENNAIO 2025) In relazione al servizio apparso ieri sul canale tv CANALE 10 in merito al bracco Cocco rinchiuso in un garage del palazzo invia Mar dei Caraibi ad Ostia Municipio 10 di ROMA Ribadiamo quanto segue:
1) Confermiamo a differenza delle parole della inviata dell'Ufficio Garante del comune di Roma di aver inoltrato alla Procura della Repubblica della Capitale una denuncia ed una notizia di reato in merito alla vicenda, restiamo stupiti del fatto che la funzionaria annunci la inestistenza di qualsiasi atto giudiziario essendo per legge vietato rivelare a chi di dovere la natura degli atti giudiziari e di rivelare ai sensi di legge i nomi delle persone eventualmente denunciare o indagate fino al rinvio a giudizio.
2)Entrando nel merito riteniamo come Associazione di ribadire che secondo anche il regolamento del comune di Roma gli animali non possono ne devono essere tenuti nemmeno per breve tempo in spazi chiusi sottoterra tantomeno in un garage senza luce in quel garage inoltre si nota la totale assenza di ciotole per il cibo e per l'acqua me solo un sechio (che potrebbe essere stato messo li in qualunque momento) pieno d'acqua che la funzionaria sottolinea come se si trattasse di qualcosa di eccezionale. Tenere il cane chiuso in un box con senza o poca luce naturale è per noi maltrattamento ai sensi dell'articolo 544 del codice penale.
3) Nel servizio si fa notare che il box risulta pulito e senza deiezioni, a parte il fatto che il servizio girato 4 giorni dopo poteva essere tirato a lucido anche più di cosi, nel video si vede come invece sul lato sinistro per chi guarda del box vi sia della polvere bianca sparsa di cui non conosciamo la natura e che potenzialmente a meno che sia farina può sostenere sostanze tossiche per lo stesso animale che vive per parecchie ore in ambiente chiuso e che quindi potrebbe inalare o leccare tali sostanze.
4) In quel video si vede un cane che ama il suo padrone anche qui bisognerebbe prima di lanciarsi in sperticate lodi per l'amore reciproco domandarsi se il cane invece non sia succube del suo presunto aguzzino. E tale questione potrebbe essere risolta solo dopo una visita di un veterinario comportamentista e non certo davanti alle telecamere.
5) Vi sono diverse testimonianze alcune delle quali abbiamo allegato alla nostra denuncia e pubblicate che sostengono l'esatto contrario di quanto mostrato nel servizio in questione che già di per se avvalla situazioni di irregolarità.
Tutto cio premesso ribadiamo la nostra posizione lasciando che sia la magistratura e non le telecamere a dire la risposta finale su questa vicenda.
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA