13 anni e quattro mesi di reclusione. E' la pena chiesta dalla procura di Ravenna per Mauro Guerra, il veterinario accusato di uccisione e maltrattamento di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, frode in commercio e reati tributari. Una vicenda che ha fatto molto discutere in città tanto che durante le indagini e il processo non sono mancate le manifestazioni a sostegno dell'imputato organizzate da clienti o amici, certi della sua innocenza
L'inchiesta - partita nel 2020 dopo l'eutanasia su un anziano labrador - culminò nel 2021 nella perquisizione all'interno dell'ambulatorio del veterinario - uno dei più noti in città nella frazione di Sant'Antonio. Lì furono trovati 619mila euro in una scatola di polistirolo, oltre a fustelle di vaccini false e a condizioni igieniche ritenute pessime, con carcasse di abbandonate nel vano doccia, organi delle povere bestie - raccontarono gli inquirenti - lasciati nei cestini dell'immondizia. Tra le accuse anche quella di avere operato o soppresso cani e gatti senza anestesia.
La pm Marilù Gattelli ha chiesto nel dettaglio 7 anni per i reati fiscali. Sei anni e 4 mesi per quelli sugli animali, 100 mila euro di multa oltre alla interdizione per un quinquennio dall'attività veterinaria.
Guerra ha sempre respinto ogni accusa e definito le azioni di cui è accusato come contrarie a ogni suo ideale. Radiato dall'Ordine, ha presentato ricorso ed è ancora in attività in attesa di appello.