venerdì 3 gennaio 2025

BRINDISI. TRE RAGAZZI FANNO ESPLODERE LA CASETTA DEI GATTI DI VIA APPIA. GATTI SALVI PER MIRACOLO

BRINDISI (3 GENNAIO 2025) Non c'è pace per i gatti di Brindisi. Non basta la presenza di un pazzo squilibrato che gira per le strade della città pugliese torturando i gatti e che è lasciato non si sa per quale motivo a piede libero nonostante a suo carico vi siano formali segnalazioni e denunce. A questo si aggiunge quanto accaduto nella notte di capodanno quando tre individui hanno fatto esplodere con degli ordigni potenti uan casetta dei gatti appartente a una colonia regolarmente censita nella città Brindisi.  A darne notizia in un comunicato congiunto l'Associazione Micetti di Brindisi e la sua presidente Antonella Brunetti e l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. "Il gravissimo fatto è avvenuto poco la mezzanotte di San Silvestro un gruppo comosto da tre ragazzi ha fatto esplodere la casetta  di via Appia dove per fortuna non erano presenti i gatti che proprio in vista dei botti erano stati messi in sicurezza. Il gesto compiuto- scrivono le due associazioni animaliste- è molto grave in quanto la casetta è un punto di riferimento territoriale importante per i gatti che spesso vi si recano per riposare. Ma non solo- continua il comunicato- questo gesto è punibile anche penalmente in quanto si tratta del reato di esplosione di materiale pericoloso e avendo distrutto un rifugio riconosciuto dei gatti si tratta anche di maltrattamento di animali, entrambi i reat punibili con la galera. Stiamo raccogliendo le testimonianze- conclude il comunicato di AIDAA E MICETTI DI BRINDISI- per arrivare all'individuazione ed al deferimento alle autorità dei tre responsabili di questo gesto criminale".


UNA SCULTURA IN SABBIA PER RICORSARE L'ORSA KJ1

 

Non solo a Trento, ma anche a Sassari, si ricorda l’orsa Kj1, abbattuta perché ritenuta pericolosa a seguito di alcune aggressioni.

IL CASO

Lo scorso 30 luglio l’orsa Kj1 è stata abbattuta su disposizione del decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: l’esemplare è stata ritenuta colpevole di aggressioni a ben 7 uomini, l’ultima avvenuta il 16 luglio ai danni di un escursionista francese. 

Un’orsa quindi estremamente pericolosa, classificata “ad alto rischio” secondo la scala del Pacobace, il documento di riferimento per la gestione dell’Orso bruno (Ursus arctos) per le Regioni e le Provincie autonome delle Alpi centro-orientali. 

L’ennesimo abbattimento, l’ennesimo orso ucciso – nonostante il limite della leggina provinciale imposto di abbattimento di 8 orsi l’anno e il “no” del tribunale amministrativo regionale -. 

“Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’animale era stato localizzato attraverso il radiocollare”: solo un animale, e non più un essere vivente. 

L’orsa, ormai perennemente geo localizzata, indossava un radiocollare che le era stato messo lo scorso 23 luglio a seguito dall’ultima interazione con un essere umano a Naroncolo (Dro). 

L’abbattimento avvenuto in tempi record ha destato forte risentimento, anche nella scena politica; la stessa Michela Vittoria Brambilla, deputato e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente ai microfoni di Skytg24 è apparsa provata e arrabbiata: “Fugatti ha mandato i suoi sicari a uccidere mamma orsa. Di notte ha firmato il decreto di abbattimento: quando il tribunale amministrativo non può intervenire!”, ha commentato senza troppi giri di parole. 

Il suo, quello di Kj1, era un “home range” di ben 11.000 ettari, per ben 14 comuni, con 25 km di sentieri e 100 accessi pedonali possibili: questi i dati; altrettanti sarebbero potuti essere gli attacchi, ma “la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema“, così dichiara in una nota il ministro all’ambiente Gilberto Pichetto Fratin. 


giovedì 2 gennaio 2025

VILLA CORTESE. IL MONOSSIDO UCCIDE UNA DONNA DI 92 ANNI, IL SUO CANE ED IL SUO GATTO

 Una donna di92 anni è deceduta oggi, martedì 31 dicembre, a causa di una intossicazione da monossido di carbonio. La tragedia è accaduta in un’abitazione a Villa Cortese e sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Legnano. L’allarme è scattato alle 14.30 dell’ultimo giorno del 2024, ossia di Capodanno. La donna è deceduta con il suo cane e il suo gatto. Sono stati salvati e portati in pronto soccorso i famigliari che, non avendo più segni di vita dell’85enne, hanno cercato di intervenire per portare soccorso. I parenti si trovavano nella loro casa al piano superiore dell’edificio. Con i Vigili del Fuoco di Legnano, arrivati sul posto con autoscala e autopompa, anche la squadra Nbcr di Milano. Presenti per gli accertamenti del caso i carabinieri della Stazione di Busto Garolfo, il personale dell’ATS, i tecnici dell’azienda del gas, oltre che i soccorritori della Croce Rossa e dell’automedica. La palazzina, composta da sei appartamenti, è stata temporaneamente evacuata. Gli uomini del distaccamenti di Legnano dopo aver svolto le opportune verifiche hanno permesso ai residenti di rientrare nelle loro abitazioni. L’appartamento interessato è stato posto sotto sequestro per gli accertamenti del caso.


CACCIA ILLEGALE IN FRANCIACORTA. DENUNCIATI 5 CACCIATORI PER BRACCONAGGIO

 

Bracconaggio, è strage di specie protette: denunciati 5 cacciatori

Caccia illegale in Franciacorta

È strage di uccelli protetti: "Con cinque cacciatori denunciati in una sola settimana si chiude un mese di dicembre con un tasso di bracconaggio mai visto nella provincia di Brescia", fanno sapere dal Wwf. Gli interventi delle guardie venatorie del celebre gruppo ambientalista si sono concentrati negli ultimi giorni in Franciacorta, "anche sollecitati – si legge in una nota – dai molti cacciatori che chiedevano di porre fine alla strage perpetrata soprattutto da persone che giungono dalle valli".

Caccia illegale in Franciacorta

Tutti i cacciatori fermati avevano già abbattuto molti uccelli protetti sempre con ausilio di richiami acustici vietati: a Ospitaletto ben 25 esemplari. Come sempre numerose le specie che finiscono nei carnieri illegali: pettirossi, verzellini, fanelli, frosoni, fringuelli e peppole. Gli altri illeciti sono stati riscontrati nei paesi di Cazzago San Martino, Passirano e Pompiano. Secondo lo studio "The Killing", a cura di Birdlife International, il numero di uccelli abbattuti illegalmente nell'area supera i 600mila esemplari l'anno.




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mercoledì 1 gennaio 2025

CAPODANNO 2025. CENTINAIA GLI ANIMALI IN FUGA.DECINE QUELLI MORTI INCIDENTATI O PER LA PAURA

 ROMA (1 GENNAIO 2025) Anche in questo capodanno 2025 sembra delinearsi una strage di animali in particolare cani e gatti ma anche volatili dovuta ai botti della notte di San Silvestro. Da una prima sommaria conta ftta attraverso il controllo delle pagine social che si occupano di animali persi e fuggiti e dalle segnalazioni ricevute sui contatti social dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente sarebbero diverse centinaia i cani e gatti che per paura o perchè lasciati liberi fuggiti a causa dei botti,  sono decine i cani e i gatti morti in questa notte per loro infernaole. "Si tratta di dati molto parziali  verificati attraverso il controllo sulle pagine social- scrivono gli animalisti di AIDAA- anche se purtroppo temiamo che il numero di animali fuggiti e morti sia destinato a salire con il passare delle ore. Nel pomeriggio qualora ci fossero dati certi e verificati faremo un aggiornamento diviso per regione".