lunedì 9 dicembre 2019

BRACCONAGGIO. NON RISPONDE AI GIUDICI RIMANE AI DOMICILIARI IL SINDACO DI TRIORA


Triora - Il sindaco di Triora Massimo Di Fazio resta agli arresti domiciliari. La misura è stata confermata ieri mattina dal gip Anna Bonsignorio, davanti al quale Di Fazio è comparso per l’interrogatorio di garanzia scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere. Una linea strategica decisa dai suoi difensori, gli avvocati Alessandro Moroni e Simona Bertoldo, in attesa di conoscere nel dettaglio le “carte” dell’accusa.

Il sindaco di Triora, sospeso dalla carica in quanto agli arresti domiciliari non può esercitare le sue funzioni, è accusato di bracconaggio: i reati che gli vengono contestati sono porto illegale di armi da sparo in luogo pubblico, uccisione di animali, ma anche di utilizzo illegale delle stesse armi, in quanto colpito da un divieto specifico emesso dalla Prefettura in seguito ad una precedente accusa di bracconaggio. Altri otto presunti bracconieri sono indagati a piede libero. Ai nomi dei compagni di battuta di Di Fazio - Germano Anfosso, Andrea Lombardi e Alberto Basile- si aggiungono quelli dei fratelli Diego e Mauro Melighetti, di Walter Zandonella, di Lorenzo Brogna e Domenico Novella, quest’ultimo agente della polizia municipale di Taggia. Nelle perquisizioni eseguite da polizia postale (che conduce le indagini) e carabinieri forestali sono stati sequestrati una settantina di fucili da caccia.