lunedì 30 dicembre 2019

AIDAA AD ALAIN DELON: QUANDO SARA' IL MOMENTO CI OCCUPEREMO NOI DEL SUO CANE

Roma (29 dicembre 2019) "E' semplicemente assurdo ipotizzare di voler ammazzare il proprio cane per non farlo vivere dopo la propria morte, chi la pensa cosi è un cattivo esempio da non seguire, e tantomeno non è un amante dei cani anche se si chiama Alain Delon e di mestiere faceva l'attore" Con queste parole il presidente di AIDAA riporta in auge la polemica scoppiata due anni fa in seguito alle dichiarazioni dell'attore francese che aveva sostenuto di aver scritto nel testamento che in caso di sua morte il suo pastore belga doveva essere sottoposto ad eutanasia per essere sepolto vicino a lui. Sono parole che tornano alla mente in questi mesi anche a causa dell'ictus che ha colpito Alain Delon nello scorso mese di agosto e dal quale pare sia uscito per fortuna guarito, ma non va dimenticato che lo stesso attore ha festeggiato i suoi 84 anni lo scorso 8 novembre, insomma non è più un ragazzino e per giunta le sue condizioni di salute meritano la dovuta attenzione, per questo AIDAA torna sull'argomento rivolgendo allo stesso Delon un appello: "Lei ha posseduto oltre cinquanta cani e vuole essere sepolto vicino a loro, qualora tra cento anni lei dovesse passare a miglior vita ci offriamo da subito di occuparci del suo bellissimo cane Douchy - scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- ma cambi per favore il testamento che prevede la sua eutanasia, i cani non sono oggetti da possedere, ma creature da amare e lasciare vivere e siamo certi che lei questo lo capirà".