Richiami vietati, armi e munizioni. Operazione congiunta contro il bracconaggio nelle province di Napoli, Caserta e Salerno: in campo i carabinieri forestali, le Guardie giurate volontarie venatorie e zoofile del Wwf della provincia di Caserta, Napoli e Salerno, e volontari dell’Enpa (in provincia di Caserta). Controlli a Carditello, nei pressi dell’omonima reggia borbonica, a San Tammaro e Villa Literno, località Pagliatella. Interventi anche a Casalvelino (Sa) e sul Monte Faito (Na). Mentre le Guardie del Wwf di Salerno lavoravano in costiera amalfitana, quelle di Napoli stavano in Penisola Sorrentina.
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi delle province di Napoli, Caserta e Salerno, echeggiavano i richiami elettroacustici detti comunemente "Fonofil": metodo di caccia, illegale e deplorevole, praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti. Pratica diffusa anche nel litorale Domitio e in penisola sorrentina come in area vesuviana.
Richiami vietati, armi e munizioni. Operazione congiunta contro il bracconaggio nelle province di Napoli, Caserta e Salerno: in campo i carabinieri forestali, le Guardie giurate volontarie venatorie e zoofile del Wwf della provincia di Caserta, Napoli e Salerno, e volontari dell’Enpa (in provincia di Caserta). Controlli a Carditello, nei pressi dell’omonima reggia borbonica, a San Tammaro e Villa Literno, località Pagliatella. Interventi anche a Casalvelino (Sa) e sul Monte Faito (Na). Mentre le Guardie del Wwf di Salerno lavoravano in costiera amalfitana, quelle di Napoli stavano in Penisola Sorrentina.
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi delle province di Napoli, Caserta e Salerno, echeggiavano i richiami elettroacustici detti comunemente "Fonofil": metodo di caccia, illegale e deplorevole, praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti. Pratica diffusa anche nel litorale Domitio e in penisola sorrentina come in area vesuviana.
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi delle province di Napoli, Caserta e Salerno, echeggiavano i richiami elettroacustici detti comunemente "Fonofil": metodo di caccia, illegale e deplorevole, praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti. Pratica diffusa anche nel litorale Domitio e in penisola sorrentina come in area vesuviana.