MILANO INVASA ANCORA DAI CANI
CLOCHARD – SERVE UN CENSIMENTO SUBITO.
Milano (25 settembre 2019) Sono
almeno una sessantina i nuovi cani clochard arrivati in città in queste ultime
due settimane, di questi molti sono cagnolini giovani che si trovano nelle mani
di tossicodipendenti o di persone che difficilmente saranno in grado di poterli
gestire, trattandosi di cuccioli molto facilmente saranno ceduti a qualche
persona di buon cuore per pochi euro, in altri casi si tratta di cani che
provengono da alcuni paesi dell’est in particolare Bulgaria e Romania, qui
esiste un vero e proprio mercato di questi cani gestito da alcuni zingari e
clochard che si ritrovano nelle zone adiacenti il centro città e che bivaccano
con i loro animali nella zona della chiesa delle Ossa di Corso Europa e nelle
adiacenze della Chiesa di Largo Corsia dei Servi. A questi vanno aggiunti i cani spesso rubati
che provengono dai campi rom e che vengono utilizzati in giro per la città al
solo scopo di impietosire. La situazione è sotto controllo nel centro storico
di Milano dove i volontari di diverse associazioni si prodigano per portare
cibo ed aiutare i cani dei clochard, ma in già oltre la prima cerchia della
periferia il problema è ben visibile, con la presenza di decine di zingari, e clochard
spesso in cattive condizioni accompagnati dai loro cani per raccogliere l’elemosina.
Ma spesso questi cani abbisognano di aiuto e cibo, e in molti atri casi anche
di visite veterinarie, di anti parassitari e di molto altro. Ad oggi l’ASSOCIAZIONE
ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA che dal novembre 2016 si occupa di
portare cibo ai cani clochard calcola che in città vi siano oltre 300
mendicanti con i cani al seguito, di questi quasi cento sono zingari, 70 i
clochard con i cani che sono sottoposti ai controlli e che aderiscono ai vari
programmi di ricezione del cibo e di cure,mentre gli altri sono di fatto dei
fantasmi i cui cani sono spesso i loro soli compagni di vita. A questi vanno
aggiunti i cani presenti nei campi rom e non microchippati, quelli usati per i
combattimenti e quelli usati (sono oltre un centinaio) a cura dei fortini della
droga nel capoluogo meneghino. Per questo occorre un serio piano di controllo a
partire da un censimento dei cani clochard presenti in città.