sabato 24 novembre 2018

USAVANO RICHIAMI PROIBITI. 18 CACCIATORI DENUNCIATI

Utilizzo di richiami vietati e abbattimento di specie protette: denunce e sequestri per sei cacciatori

Arrivano a utilizzare ogni possibile stratagemma pur di cacciare anche solo piccoli uccelli. Ma non sempre hanno vita facile: i Carabinieri del Reparto Forestale hanno inflitto un duro colpo a chi utilizza mezzi vietati nell’attività venatoria.

Denunce e sequestri

Grazie a mirati e speciali servizi operativi e controlli effettuati nei comuni di Piombino Dese, Piazzola sul Brenta, Carmignano di Brenta, Curtarolo, Villafranca Padovana, Lozzo Atestino e Campodoro, sono state denunciati sei cacciatori colti in flagranza di reato nell’utilizzo di richiami elettroacustici, apparecchi la cui detenzione e utilizzo è vietato se da ausilio all’attività venatoria. Sotto sequestro sono andati cinque fucili, sei richiami vietati e numerosi capi di uccelli abbattuti. In un caso, inoltre, un cacciatore è stato denunciato per aver abbattuto specie rigorosamente protette come il Migliarino di palude, tutelato dalla Convenzione di Berna e dalla Legge 157/1992.



Utilizzo di richiami vietati e abbattimento di specie protette: denunce e sequestri per sei cacciatori

L'operazione

L’operazione, coordinata dal Gruppo Carabinieri Forestale di Padova, ha coinvolto i militari di tutte le quattro Stazioni dipendenti dei quali alcuni, in abiti civili, si sono nascosti nella vegetazione per osservare i fatti poi successivamente contestati.  Attraverso un approfondito controllo del territorio con finalità preventive nelle aree dove storicamente si registra una maggiore attività di caccia, ha avuto origine questa operazione di repressione a tutela dell’avifauna selvatica migratoria. Gli uccelli migratori infatti sono soliti percorrere rotte ben precise che si ripetono due volte l’anno. Nel periodo fra ottobre e novembre compiono un viaggio che ha inizio nel nord Europa e termina in Africa. Nel corso di questa migrazione molte specie sono bersaglio di cacciatori che sono all’interno di capanni ad aspettarli con i fucili carichi. L’utilizzo di richiami vivi è consentito entro certi limiti, mentre è proibito l’uso di richiami elettroacustici.


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