giovedì 22 novembre 2018

STEFANIA CRAXI SI VANTA DI ESSERE UNA CACCIATRICE: VERGOGNA

Nei giorni in cui infuriano le polemiche per la decisione del sindaco di Mondaino (Rimini), Matteo Gnaccolini, che ha chiuso le scuole per permettere la cattura e l'abbattimento dei cinghiali che, a suo dire, infestano le colline, il settimanale Chi ha sentito una famosa sostenitrice delle ragioni di chi chiede a gran voce l’abbattimento selettivo, la senatrice Stefania Craxi, unica donna ammessa in un gruppo di 65 cacciatori che operano intorno a Capalbio, in Maremma."Ho imparato a essere cacciatrice di cinghiali qui in Maremma - dice alla rivista -.Questo è il mio buen retiro, in questa zona la caccia al cinghiale è la tradizione del posto, da centinaia di anni. E ultimamente i cinghiali sono diventati troppo numerosi, procurano danni all’agricoltura, sono un pericolo per gli abitanti e i turisti. È necessario rispettare l’ecosistema".
E ancora: "Non è possibile controllarli in altro modo. Non possiamo di certo sterilizzarli. Sono animali pericolosi, non gattini. Qui in Maremma la caccia non è uno sport, nessuno uccide per divertirsi, il cinghiale si mangia. La caccia in Italia è un’attività molto regolata: ci sono divieti, specie protette, regolamenti sulle armi. Le regole vanno sempre rispettate. La prima causa di morte sono gli incidenti domestici: che facciamo aboliamo lavatrici e ferri da stiro? Se si rispettano le regole non succede. Io per andare a caccia ho preso la licenza superando un esame e ho imparato a sparare al poligono".
Duro il commento del presidente AIDAA Lorenzo Croce: "Sono parole che fanno a pugni con le dichiarazioni dello stesso Berlusconi che si dichiara animalista e che adotta gli agnelli, ora che la signora Craxi unica donna vada a caccia di cinghiali ci sembra una forzatura inutile. la preferiremmo vedere in Parlamento a lavorare per ridiscutere i problemi della caccia e a trovare soluzioni per evitare che la gente venga ammazzata da questi invasati".