giovedì 22 novembre 2018

BRACCONIERE UCCIDE CAMOSCIO. PRESO

Durante una battuta di caccia in un’azienda faunistica della valle Stura, ha abbattuto un camoscio maschio, ma non aveva il porto d’armi. A sorprendere il bracconiere (di nazionalità svizzera), i carabinieri forestali del Nucleo investigativo ambientale di Cuneo che hanno sequestrato la carabina utilizzata e l’animale (valore rispettivamente di 4.000 e 3.000 euro). L’episodio rientra nell’ambito dei controlli sul territorio della valle Stura e che ha visto impegnati giorno e notte una ventina di militari, per 72 ore consecutive. Obiettivo contrastare il fenomeno del bracconaggio e verificare l’attività venatoria nelle diverse declinazioni: dalla caccia al cinghiale alla fauna migratoria, selezione degli ungulati e gestione delle aziende faunistiche venatorie. I carabinieri hanno elevato anche 8 verbali amministrativi, per un importo complessivo di 2.760 euro, per violazioni legate al transito fuoristrada, al mancato uso del giubbino ad alta visibilità e alla mancata registrazione sul libretto della giornata di caccia.