VIVISEZIONE: DENUNCIAMO I
RESPONSABILI DELLE MINACCE ALLA RAGAZZA
LUI NON HA COLPE SE NOI UOMINI CI AMMALIAMO |
Roma (29 dicembre 2013) –
AIDAA domani presenterà una denuncia alla polizia postale contro chi
ha offeso la ragazza con minacce di morte. E' nostro interesse come
animalisti fare emergere la verità ed isolare coloro che sfruttano
questa situazione per fini che nulla hanno a che vedere con la salute
umana e con la vita degli animali. Vogliamo far emergere la verità e
cioè che nessun animalista vero è responsabile delle minacce di
morte alla giovane per le proprie dichiarazioni o convinzioni sulla
sperimentazione animale. Nessuno ha il diritto di minacciare di morte
un altro essere umano per aver espresso liberamente il proprio
pensiero o le proprie idee, ma allo stesso tempo tutti abbiamo
l'obbligo di lavorare per salvare tutte le vite umane ed animali e
quindi promuovere tutte le iniziative che producano la
sperimentazione senza animali, che, ricordiamolo, solo in Italia
provoca ogni anno la morte di circa 900.000 animali (fonte Gazzetta
Ufficiale della Repubblica n.53 del 5-3-2011). L'indegna vicenda alla
quale stiamo assistendo in questi giorni dove una giovane donna è
stata insultata da persone non certamente appartenenti al mondo
animalista che per sua natura è pacifico ed antifascista nella
concezione più ampia del termine va condannata in maniera ferma e
indiscutibile. Ma allo stesso tempo va condannato chi attorno a
questa vicenda sta montando una indegna campagna contro il diritto di
chiedere una legislazione che preveda l'abolizione della
sperimentazione animale in campo scientifico. AIDAA come un milione
di altri cittadini europei ritiene che la normativa europea sulla
sperimentazione animali a fini scientifici sia assolutamente
inaccettabile. Cosi come risulta inaccettabile la bagarre che si è
scatenata attorno alle dichiarazioni legittime (anche se da noi non
condivise ne condivisibili) della giovane malata che ha dichiarato di
essere viva grazie alla sperimentazione animale. Prima di additare
come responsabili degli insulti rivolti alla ragazza gli esponenti
del mondo animalista si facciano indagini approfondite e magari come
noi riteniamo si arriverà a scoprire che in realtà gli autori degli
insulti sono persone che gravitano attorno ad alcuni gruppi
minoritari e isolati del vasto arcipelago animalista o ancora peggio
persone che si sono intrufolate in questa discussione al solo scopo
di indirizzare il dibattito su una insensata contrapposizione
ideologica magari foraggiati da parte di quel mondo scientifico che
dall'incremento della sensibilità degli italiani contro la
vivisezione vede messi in discussione i milioni di euro che ogni anno
vengono usati nella tortura e nella sperimentazione assolutamente
inutile di animali nei centri pubblici e privati in Italia dove essa
è autorizzata. Noi come AIDAA crediamo fermamente alla ricerca senza
animali, e crediamo che sia fondamentale una serie di controlli
maggiori e mirati alle centinaia di enti autorizzati a sperimentare
sugli animali (di seguito l'elenco:
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2012/08/elenco-aziende-ed-universita-dove-si.html
), crediamo inoltre che i fondi pubblici per la ricerca debbano
essere aumentati ed indirizzati alla sperimentazione alternativa a
quella che contempla l'uso di animali.