mercoledì 4 dicembre 2024

SARDEGNA. CANE CADE NEL CREPACCIO DOPO 24 ORE I POMPIERI LO SALVANO

 L'animale era rimasto incastrato ma è stato tirato fuori illeso

I guaiti del cane da caccia arrivavano in superficie dal fondo di una fenditura nella roccia, dove l’animale era caduto poco tempo prima. Ci sono volute quasi ventiquattro ore di lavoro per tirarlo fuori, ma alla fine il cagnolino ne è uscito vivo anche se impaurito. La storia arriva dal Sud Sardegna, dove i vigili del fuoco hanno lavorato un un giorno e una notte per salvare un l’animale, caduto in uno stretto crepaccio tra le rocce a Murdega, una località rurale nelle campagne di Ballao. L’animale è stato poi riconsegnato al suo proprietario, che ha potuto riabbracciarlo illeso.

L’intervento dei vigili del fuoco

L’allarme è scattato ieri mattina, intorno alle 10.30, e ha richiesto l’intervento immediato dei pompieri di Mandas, supportata dai tecnici del nucleo speleo-alpino-fluviale (Saf) e dal personale specializzato della squadra di Urban Search and Rescue (Usar – Ricerca e soccorso urbani), dotato di attrezzature adeguate a portare a termine le operazioni necessarie ad aiutare il cane a districarsi dal crepaccio dove era caduto. I soccorritori hanno lavorato per 24 ore a quello che si è rivelato un intervento particolarmente complesso. Solo nelle prime ore di questa notte, il cane è stato estratto dalla fenditura, spaventato ma in buone condizioni.


martedì 3 dicembre 2024

CEPRANO. CANE IMPICCATO NEL BOSCO. SCATTA LA TAGLIA ANIMALISTA

 CEPRANO (3 DICEMBRE 2024)  Due cani torturati ed uccisi a Ceprano in provincia di Frosinone. Il primo, un cane randagio è stato trovato impiccato ad un albero  nel bosco La Macchia, mentre il secondo cane vittima di violenza è stato picchiato a morte nel centro del paese. Una delle ipotesi è che gli autori delle due uccisioni possano essere cacciatori di frodo che operano nella zona per catturare i cinghiali e che possano aver ucciso i due cani per mandare un segnale ai cacciatori regolari, una faida bella e buona. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che annuncia la presentazione di una denuncia nei prossimi giorni e una taglia di 1.000 euro che sarà pagata a chi con la propria testimonianza resa nelle forme di legge davanti ai carabinieri che stanno indagando sulla morte dei due cani permetterà di individuare e far condannare in via definitiva i responsabili di questi crimini.


AIDAA DENUNCIA FUGATTI PER LA MORTE DELL'ORSO M91

TRENTO (3 DICEMBRE 2024) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nei prossimi giorni procederà all'invio di una denuncia contro il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti per l'uccisione avvenuta nella notte tra il 1 ed il 2 dicembre dell'orso M91, ulteriori dettagli sui contenuti della denuncia saranno forniti nei prossimi giorni attraverso un comunicato dell'Associazione stessa.


DENUNCIATI DUE BRACCONIERI CHE OPERAVANO NELLA TENUTA DI SAN ROSSORE

 I carabinieri forestali della compagnia di Pisa, in collaborazione con le guardie del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, hanno denunciato due persone trovate a cacciare illegalmente all'interno dell'area protetta. I bracconieri, colti di sorpresa dai militari, erano armati di una carabina dotata di silenziatore e visore notturno, strumenti altamente sofisticati e illegali all'interno di un'area naturale protetta. Le armi e tutta l'attrezzatura utilizzata per l'attività venatoria sono state sequestrate. L'operazione è il frutto di una stretta collaborazione tra i carabinieri forestali e le guardie del Parco di San Rossore, a dimostrazione dell'importanza del lavoro di squadra nella tutela dell'ambiente. Gli interventi congiunti delle forze dell'ordine e degli enti preposti alla gestione delle aree protette, spiega un comunicato, sono fondamentali per contrastare il fenomeno del bracconaggio e garantire la salvaguardia degli ecosistemi.


lunedì 2 dicembre 2024

ROMA. RUBATI DUE CANI DAL CANILE DELLA MURATELLA

 "Rubati due cuccioli dal canile della Muratella". Un episodio, questo, avvenuto tra sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre. "Siamo sconvolti" hanno denunciato dall'Enpa (Ente nazionale per la protezione degli animali), segnalando: "Ci chiediamo con sgomento: com'è possibile che ciò accada in un canile comunale? Cosa fanno gli operatori in servizio notturno? È accettabile che chiunque possa accedere alla struttura indisturbato, senza che nessuno senta i cani abbaiare?

"Vicenda davvero triste"

Patrizia Prestipino, garante degli animali di Roma Capitale, ha rivelato che i due cuccioli "sarebbero andati in adozione nei prossimi giorni". A seguire, ha parlato di "una vicenda davvero triste, subito denunciata dalle Associazioni, che fa emergere delle evidenti lacune nella attività di sorveglianza da parte di chi dovrebbe prendersi cura a 360 gradi e h24 dei cani e dei gatti presenti". Dopodiché, ha aggiunto che "come ufficio del Garante abbiamo subito chiesto spiegazioni". Oltre al fatto che saranno visionate le immagini delle telecamere "poste in più punti nel rifugi".

"Venga fatta subito una denuncia"

Prestipino, tra le altre cose, ha evidenziato: "Chiediamo che da parte di chi preposto venga fatta subito una denuncia alle forze dell’ordine. Nel frattempo, siamo in contatto con il Dipartimento dell’assessora Sabrina Alfonsi, perché nel giro di qualche settimana venga attivato il servizio di guardiania presso il rifugio stesso, con il relativo utilizzo delle telecamere. Per evitare in futuro episodi gravi come questi, ma anche prevenire le situazioni di caos che sono sempre più frequenti a Muratella. Ricordo a tutti - ha concluso - che quel posto custodisce cani e gatti, un prezioso patrimonio di Roma Capitale, non oggetti da sottrarre e rubare a proprio piacimento".



MONZA. INCENDIO IN CUCINA. IL GATTO PERDE I SENSI E LO RIANIMANO I POMPIERI

– I Vigili del fuoco rianimano e salvano un gatto rimasto all'interno di un appartamento colpito da un incendio. È successo sabato 30 Novembre verso le 20.30 in via Monte Ortigara a Monza, dove le squadre del comando di Monza e Brianza sono intervenute per le fiamme partite da una cucina.

I pompieri, arrivati con l'autopompa e l'autoscala dalla sede centrale di Monza, l'autopompa da Lissone ed il carro soccorso da Desio, hanno evacuato le ultime persone rimaste nel complesso condominiale ed estinto l'incendio che si era propagato ad alcuni pensili della cucina. All'interno dell'abitazione non c'erano persone, ma era presente un gatto che a causa dell'inalazione dei fumi aveva perso coscienza.L'animale è stato recuperato e portato in un ambiente pulito dove si è provveduto subito a somministrare dell'ossigeno. Dopo svariati minuti il felino si è ripreso ed è stato riconsegnato alla proprietaria.


RAVISCANINA. RITROVATI 3 CANI BARBARAMENTE TORTURATI ED UCCISI

 

La tranquilla comunità di Raviscanina, piccolo paese in provincia di Caserta, è stata sconvolta da una vicenda raccapricciante che ha trasformato il giallo della scomparsa di alcuni cani in un vero e proprio incubo. I corpi di tre degli animali, spariti nel nulla durante l’estate, sono stati ritrovati senza vita nella vasca di raccolta delle acque del depuratore comunale. Un orrendo epilogo che ha lasciato sgomento e rabbia tra i residenti. Le vittime, secondo quanto emerso dalle prime indagini, sarebbero state brutalmente picchiate e uccise prima di essere gettate nel depuratore. Un gesto di una crudeltà inaudita che ha suscitato indignazione e dolore nella comunità locale, già scossa dalla sparizione improvvisa degli animali. Dopo settimane di appelli e ricerche da parte di volontari e residenti, il silenzio è calato sulla vicenda, fino al ritrovamento dei poveri animali in circostanze tanto drammatiche.

domenica 1 dicembre 2024

ABBATTIMENTO ORSO M91. AIDAA: "SCELTA SBAGLIATA E CRUDELE"

TRENTO (1 DICEMBRE 2024) "La decisione di abbattere l'orso M91 è sbagliata e crudele. L'Orso era colpevole solo di essersi trovato la primavera scorsa sullo stesso sentiero dove transitava un escursionista e di averlo seguito quasi certamente per la curiosità dovuta alla sua giovane età, e di essersi avvicinato in alcune osccasioni ai centri abitati. La scelta di agire nottetempo nel fine settimana non è nuova e rientra nella strategia della Provincia per evitare i ricorsi - scrivono gli animalisti di AIDAA- ma il problema stà a monte, infatti sono le regole e la legge ammazzaorsi non impugnata dal governo che permettono questa continua strage di plantigradi, il resto sono parole al vente". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in seguito della decisione del presidente del Trentino Maurizio Fugatti di procedere all'abbattimento dell'orso M91 ucciso nella notte nel territorio del comune di Sporminore in Trentino.


FUGATTI FIRMA LA CONDANNA A MORTE DELL'ORSO M91

 L’orso M91 deve essere abbattuto: lo ha deciso il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, firmando un decreto di abbattimento lo scorso 29 novembre.

Il decreto

Al centro della decisione di abbattimento ci sono i fatti del 27 aprile scorso, ovvero quando l’animale, in quel di Molveno, più precisamente in Val delle Seghe, ha avuto un incontro ravvicinato con un escursionista.

Quest’ultimo, si legge nel rapporto della Provincia, “si girava e vedeva un orso di medie dimensioni, a meno di 10 metri da lui, che lo puntava. Preso dal panico l’escursionista, inseguito dal plantigrado, si dava alla fuga correndo lungo la strada verso valle. Dopo un po’ si fermava al riparo di una pianta; l’orso tentava poi di avvicinarsi per andare a contatto con la persona. Giunto l’animale a breve raggio dalla persona (1,5 - 2 metri), quest’ultima lanciava delle pietre per allontanarlo. In seguito a detta azione l’orso si allontanava di qualche metro e l’escursionista iniziava così ad indietreggiare verso valle, volgendo lo sguardo in direzione dell’orso che lo seguiva a distanza. Proseguendo nel cammino appena l’escursionista girava le spalle l’animale tentava di avvicinarsi nuovamente. La persona proseguiva quindi per 15-20 minuti indietreggiando, provando anche a spaventare il plantigrado con grida ed imbracciando un ramo di abete. Solo dopo tutto quel tempo, l’orso desisteva dall’avvicinamento/inseguimento, inoltrandosi nel bosco verso Sud.


MONZA TORNA L'INCUBO DEI BOCCONI AVVELENATI

 L’ultimo episodio è accaduto nei giorni scorsi. Un cane è morto probabilmente dopo aver ingerito un boccone sospetto nei pressi dell’area cani di via Milazzo. Il condizionale è d’obbligo perché non ci sono informazioni ufficiali il merito. Una brutta storia portata all’attenzione delle cronache da Barbara Zizza, referente Leidaa di Monza e Brianza: "In questi casi è difficile pensare a denunciare quell’ignoto che ha compiuto un gesto così vile, ma è fondamentale per poter comunque provare a risalire al presunto colpevole". Il caso si è ben presto diffuso tra i proprietari di cani che frequentano quella zona. Un passaparola prezioso per prestare ancora più attenzione quando si va in passeggiata con il proprio amico a quattro zampe. Ma per Zizza non basta: "Purtroppo in questi casi arrivano solo informazioni a metà. Manca sempre un pezzo: la denuncia del veterinario e del proprietario, l’autopsia per capire se davvero il cane è morto per aver ingerito un boccone avvelenato, l’attenzione delle istituzioni che dovrebbero intervenire più rapidamente e non lasciare il proprietario in balìa delle incombenze burocratiche". Zizza ha cercato, senza successo, di rintracciare il proprietario del cagnolino. Ma ha comunque deciso di raccontare questo fatto per sollecitare le persone a non girarsi dall’altra parte e soprattutto a non lasciar perdere anche se (forse) la denuncia non permetterà di risalire all’eventuale colpevole.