SAN PIETRO VERNOTICO - Si chiamava Ulisse il rottweiler che nel pomeriggio di ieri, martedì 23 luglio ha trovato la morte a causa di un incendio divampato nel terreno adiacente alla stazione Ferroviaria di San Pietro Vernotico. Il cane, di proprietà di due senzatetto, era legato davanti a un immobile fatiscente utilizzato dai due come dormitorio, che si affaccia nel terreno interessato dal rogo. Il cane è stato investito dalle fiamme senza riuscire a liberarsi, probabilmente anche perchè stordito dal fumo. I proprietari non erano sul posto quando è divampato l’incendio, sono giunti poco dopo riuscendo a mettere in salvo quattro cani razza Pinscher che si trovavano all’interno del casolare. Ma non hanno potuto fare nulla per il Rottweiler. Va anche precisato che le fiamme, alimentate dal forte vento, hanno divorato la pineta nell'arco di pochissimi minuti.
Il decesso di Ulisse ha scosso quanti sono venuti a conoscenza della tragica notizia e la domanda che ci si è posta è se la sua morte si sarebbe potuta evitare. Magari se non fosse stato bloccato dalla corda. Quello che è certo è che l’incendio si, si sarebbe potuto evitare. Se fossero state adottate tutte le misure di prevenzione del caso: pulizia dei terreni e manutenzione del verde. Ulisse era rimasto all’esterno dell’immobile, legato a un palo perché i proprietari avevano l’abitudine di non lasciarlo libero in loro assenza. Il terreno in questione è vasto e il cane poteva anche finire sui binari o provocare danni. Sia lui che i quattro Pinscher avevano il microchip. Chi conosce la coppia che viveva accampata in quell’immobile racconta che restava senza cibo pur di sfamare gli animali.