mercoledì 23 dicembre 2020

PUGLIA. AVVELENATI 3 CUCCIOLI DI MAREMMANO

 Fasano - Ci sono anime, sole, disperse, lontane come stelle nel cielo, che sostano qui in terra, nel nostro territorio, che non hanno scelto di nascere né tantomeno di morire.

Ecco la storia di cani adulti incustoditi, che nessuno protegge, nemmeno da loro stessi e dalla loro capacità di procreare perché la Natura è fatta così, interviene per accrescere e moltiplicare, perché il mondo animale non conosce imperfezioni, né limiti ed è bello per questo.

Insomma, viveva una famiglia di simil maremmani in zona Contrada Chiancarella/ Contrada Conca d'Oro in Fasano, una famiglia come tante, con cuccioli, che venivano accuditi da altre anime, umane stavolta, con raziocinio e soprattutto un Cuore, grande assai; gli si portava del cibo, li si teneva d'occhio per timore, per paura che potesse accadere l'irreparabile, quello di cui parliamo oggi.

Si era cercato anche di prenderli, per cercar loro un rifugio d'amore sicuro, come riusciamo a fare con tanti amici a 4 zampe che condividono questo triste destino, ma a volte la fuga risulta essere la miglior difesa e affidarsi a qualcuno quando mai niente hai avuto in regalo, è assai difficile, talché i rischi della vita in libertà appaiono minimi e irrilevanti.

Ma la realtà supera la più macabra immaginazione: qualcuno ha pensato di avvelenarli e sono morti 3 cuccioli, sterminando una famiglia intera, probabilmente per un gioco crudele, per capriccio, per eliminare un fastidio pensando fosse comune a tanti o solo a se stessi, chissà; sono stati trovati così, privati di ogni dignità, annientati con un gesto di puro disprezzo, da parte di chi non sa nemmeno lontanamente il significato delle parole pietà e compassione per gli indifesi della nostra società, spesso meschina. Siamo esterrefatti da tanta malvagità, invochiamo giustizia, denunciando questi ignoti, consapevoli comunque che Madre Natura non perdonerà né ora, né mai.

Per i volontari della Quattrozampe nel Cuore e per tutto coloro che si prodigano per i più vulnerabili non è MAI Natale."