QUINZANO D'OGLIO (Brescia 28 Agosto 2020) - L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente scende in capo al fianco dei cittadini e dei produttori di Quinzano d'Oglio per dire no alla costruzione del nuovo forno crematorio che dovrebbe bruciare ogni anno 2.400 salme di cadaveri all'anno creando problemi enormi alle culture biologiche della zona e alla produzione di latte di alta qualità mache potrebbe avere anche ripercussioni sulla salute della popolazione della zona, oltre a realizzare il deturpamento di una cittadina che sorge nel bel mezzo di due importanti parchi, e quindi zona a vocazione naturistica. "Abbiamo dato oggi la nostra adesione come associazione al ricorso al Tar contro la realizzazione del forno crematorio per le salme umane di cui è prevista la realizzazione a Quinzano- si legge in una nota AIDAA- riteniamo che innanzitutto che si debba tutelare la salute di quella gente, ma anche la qualità dell'ambiente a vocazione naturalistica oltre che l'agricoltura biologica che da quelle parti è un vero e proprio fiore all'occhiello per questo invitiamo anche le altre associazioni ambientaliste ad aderire".