RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
REGIONE CARABINIERI
FORESTALE “PIEMONTE”
Gruppo di Torino
COMUNICATO STAMPA
I
Carabinieri Forestali del Gruppo di Torino NIPAAF – Nucleo
Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale - agli
inizi del mese scorso venivano a conoscenza di una situazione di
maltrattamento di numerosi cani di razza pitbull avvenuta in Santena
(To) da parte di un privato detentore.
In
particolare, a seguito di meticolosa attività di indagine e numerosi
accertamenti svolti i militari ricostruivano accuratamente gli
accadimenti accertando che un giovane residente della zona, con
l’intento di avviare un’attività amatoriale di allevamento di
cani razza pit bull nel corso dell’estate 2017 acquisiva diversi
molossoidi.
A
seguito di diverse vicende personali, il soggetto non riusciva a
gestire opportunamente la situazione arrivando nell’ultimo periodo
addirittura a non somministrare agli animali la necessaria
alimentazione, disinteressandosi completamente delle loro necessità
e non prestando le minimali cure di cui i cani necessitavano.
In
particolare gli investigatori apprendevano di un esemplare di pitbull
deceduto a causa della mancanza di cibo, un altro esemplare invece
che era stato gravemente ferito da un altro cane era stato privato
per molti giorni delle indispensabili cure veterinarie, tutti gli
altri pit bull si presentavano invece in grave stato di denutrizione,
inoltre gli spazi in cui erano custoditi gli animali apparivano in
condizioni igieniche del tutto inadeguate alla custodia degli stessi.
Gli
animali si trovano attualmente presso altri appassionati, hanno
recuperato il loro peso e sono in buone condizioni di salute.
Il
soggetto è stato denunciato dai militari del NIPAAF per il reato di
maltrattamento di animali aggravata dalla morte di uno di questi.
Si
consideri che l’art. 544ter del codice penale punisce con la
reclusione fino a diciotto mesi e la multa fino a 30.000 euro
chiunque, per crudeltà o senza necessità, sottopone un animale a
sevizie o a comportamenti o lavori insopportabili per le loro
caratteristiche etologiche qualsiasi animale.
In
tale novero vanno inclusi anche i comportamenti omissivi del
detentore di un animale da compagnia che ha sempre l’obbligo
giuridico di evitare qualunque evento lesivo della salute
dell’animale. Anche comportamenti tra loro diversi come la custodia
degli animali in condizioni igieniche precarie o l’omissione di
cure necessarie (mancanza di cibo od acqua) possono configurare il
reato di maltrattamento.
Si
richiama pertanto l’attenzione di chiunque voglia possedere un
animale di compagnia, soprattutto in città, sulle conseguenze
giuridiche che la detenzione di un animale da compagnia potrebbe
comportare.
UN GRAZIE DI CUORE AI FORESTALI DI TORINO