domenica 21 maggio 2017

QUELLI CHE I CANI LI LASCEREBBERO MORIRE IN AUTO

Nei giorni scorsi è girato sui social un post che dava indicazioni sulla possibilità di spaccare il vetro di un'automobile o di una vettura chiusa, se il cane o un altro animale è chiuso dentro magari sotto il sole e quindi in chiaro pericolo di vita. Bene le cose non stanno proprio cosi infatti secondo l'articolo 45  del codice penale il vetro sarebbe da infrangere solo in caso che un umano sia in pericolo di vita. Ma la prassi consolidata riportata anche in diversi siti di cultura legale, considera la possibilità di infrangere un finestrino anche qualora un animale si trovasse in pericolo di vita proprio magari (caso maggiormente comune) a causa della macchina chiusa abbandonata al sole con dentro l'animale. Ovviamente i soliti che odiano gli animali e che si ritengono al di sopra di ogni cosa e più intelligenti di altri, si sono subito buttati sul post (effettivamente un po confuso nella sua estensione) bollandolo come una bufala. E parlo del sito di butac.it,  gestito da un orefice di Bologna (sito che chiede soldi sotto ogni articolo e già più volte denunciato per truffa non solo da noi) tal Coltelli della gioielleria Coltelli, il nostro buon infamello ha visto bene questa volta di non analizzare con la sua banda di leccaculo prezzolati le cause che potrebbero portare a rompere il vetro di una macchina per salvare un animale in pericolo di vita ma si è limitato a sottolineare che secondo l'applicazione letteraria dell'articolo 45 del codice penale chi rompe il vetro commette un reato. Nemmeno una parola da Coltelli e i suoi paraculi per spiegare che un animale può anche morire, e che quindi forse occorrerebbe oltre alla consuetudine anche una modifica dell'articolo 45 come noi auspichiamo perchè gli animali oramai sono esseri senzienti e non certo delle cose come loro vorrebbero. No per loro i cani nelle auto potrebbero tranquillamente morire di caldo, asfissiati o assetati, a loro basta attaccare a testa bassa qualunque cosa parli di tutela di animali (sono pagati dai vivisettori, e dai cacciatori), quello che conta è il loro conto in banca e pur di rimpinguarlo ucciderebbero persino la madre, figuriamoci che gli frega di un cane che muore...