Roma (15 luglio 2016) L'Unione Europea dice chiaramente che il sistema delle concessioni per i tratti di spiaggia per gli stabilimenti balneari ora in vigore non è regolare e che quindi si deve arrivare a una nuova legge che recepisca le direttive europee in materia di concessione di buona parte degli 8.000 km di spiagge (marittime e lacuali) italiane. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA da anni si batte per fare in modo che le nostre spiagge sia normate in maniera univoca anche per quanto riguarda la gestione della presenza in spiaggia libera per i bagnanti con i cani (o altri animali al seguito) attualmente infatti sono in vigore 5.000 ordinanze, diverse leggi regionali e provinciali che limitano e spesso vietano totalmente la presenza di bagnanti con i cani in spiaggia. Una vera babele che ha portato dall'inizio dell'estate a oltre 1.400 multe elevate per violazione di queste ordinanze (alcune superano i 300 euro di sanzione) e all'allontanamento di circa 2.000 bagnanti con cani al seguito che stavano semplicemente prendendo il sole in spiaggia. "Ci sono situazione grottesche che ci vengono segnalate, come la signora che in Liguria ha rischiato la multa per aver portato una brandina per far sdraiare il proprio cane- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma ci sono situazioni ancora peggiori dettate dalla incomprensione e dalla cartellonistica errata. In base alle segnalazioni abbiamo ad oggi ricevuto sono circa 23.000 i cartelli di divieto irregolari presenti sulle spiagge italiane". Si multa con più frequenza in Sicilia, Sardegna e Lazio specilamente sul litorale romano e nelle Marche. Maggiore tolleranza invece sulle coste pugliesi e calabresi.