martedì 16 febbraio 2016

50.000 CANI A RISCHIO MORTE DI FAME

CANILI AL COLASSO. 50.000 CANI POSSON MORIRE DI FAME


MIGLIAIA I CANI A RISCHIO DEPORTAZIONE

Roma (16 febbraio 2016) – Sono oltre 50.000 i cani che giorno dopo giorno rischiano di non mangiare a causa della crisi che attanaglia decine di canili situati prevalentemente nel centro-sud Italia. In particolare ad essere inadempienti sono oltre 4.000 comuni che sono in ritardo con i pagamenti per i cani randagi ospitati in alcuni casi anche di tre anni. Complessivamente in Italia sono oltre 160.000 i cani ospitati nei canili e rifugi pubblici e privati convenzionati e sono circa 60.000 quelli che vi entrano ogni anno. Altrettante le adozioni fatte in Italia, mentre sempre più prende piede l'adozione di cani verso i paesi del centro nord Europa anche se in alcuni casi sono sorti dei dubbi sul buon esito finale di queste adozioni. Complessivamente in Italia i cani randagi sono ad oggi tra il mezzo milione e i settecento mila esemplari concentrati nelle regioni del Sud e nelle Isole maggiori (Sicilia e Sardegna). La popolazione canina complessiva in Italia è di circa 10 milioni di esemplari. “Serve subito un intervento dello stato con fondi per le sterilizzazioni e per garantire la sopravvivenza di migliaia di cani in canile che rischiano ogni giorno di morire di fame- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- riteniamo che il governo debba stanziare da subito almeno 5 milioni di euro per un piano di ripartizione dei fondi per la sterilizzazione dei randagi e per pagare le spese arretrate Altrimenti davvero 50.000 cani rischiano di morire di fame o di finire in assurdi canili lager”.