Sono 189 gli avvisi di garanzia che da martedi prossimo saranno inviati ad altrettante persone tra le quali i presidenti di alcune pseudoassociazioni che si definiscono animaliste e che hanno il loro centro delle attività tra Roma, Milano e l'Umbria. Il traffico di cani riguarda i cani rastrellati dai canili e dalle strade del centro sud Italia e poi inviati o direttamente in Germania o fatti passare attraverso sei associazioni che hanno la loro sede legale e le strutture di riferimento in Lombardia ed in particolare nelle provincie di Milano, Cremona e Brescia. Una volta che avremo la sicurezza della avvenuta consegna degli avvisi di garanzia, pubblicheremo senza remissione i nomi delle persone e delle pseudo associazioni coinvolte (tutte sconosciute e facenti capo ad una cittadina italo-austriaca residente a Roma, tranne tre associazioni che si muovono nel nord Italia una delle quali ha ai suoi vertici personaggi che si sono occupati in passato di cani spagnoli con vicende e sospetti legati ai loro viaggi in Spagna, ed un'altra che da anni traffica con i cani della Puglia e la terza che fa campo alla nota trafficante brianzola che a sua volta vende cani ai depravati per il sesso con animali). Secondo la denuncia di AIDAA il giro dei cani deportati si aggira attorno a 25.000 cani l'anno con un giro di affari di oltre 6 milioni di euro l'anno.