IL
SINDACO DI COLOGNO E' UN BUGIARDO
Cologno
Monzese (4 maggio 2014) Il sindaco di Cologno Monzese mercoledi ha
convocato una conferenza stampa per sostenere il progetto di
realizzazione della fognatura in via Emilia con il conseguente taglio
dei tigli e la loro sostituzione con alberelli di piccolo fusto.
Siccome sappiamo quali sono gli argomenti fasulli che il sindaco
userà per sostenere l'assurdo progetto di tagliare oltre duecento
alberi sanissimi solo per vendere il legname e magari sottobanco
incassare una quota della vendita stessa (visto quello che hanno
combinato i suoi assessori non mi stupirebbe sapere che anche da
questa vicenda qualcuno abbia in mente di riempirsi le tasche con i
soldini derivati dalla vendita di tonnellate di legname). Il primo di
questi argomenti che iniziamo a smentire preventivamente documenti
alla mano è quello legato al fatto che sui marciapiedi di Via
Emilia si cade per colpa delle radici. Come potete vedere dagli
allegati tutto ciò e falso o meglio è una bugia alla quale si
accompagna un omissione di atti d'ufficio (per la quale denunceremo
sindaco e ufficio tecnico) in quanto sono una decina le persone
cadute in quattro anni e sempre negli stessi punti, ovviamente il
comune si è ben guardato in quattro anni di compiere interventi di
manutenzione ordinaria e sistemazione dei marciapiedi nei punti dove
la gente è caduta, non cosi però è avvenuto davanti al Curì, dove
per motivi inconfessabili il marciapiedi è stato risistemato con un
tappetino di asfalto nuovo che sicuramente non mette a repentaglio
l'incolumità delle persone. Appare fin troppo evidente che l'incuria
manutentiva della giunta comunale e dell'ufficio tecnico sono la vera
motivazione delle cadute che a mio avviso potevano essere evitare e
per le quali siamo pronti per la terza denuncia alla magistratura
contro il sindaco Sodano e il responsabile dell'ufficio tecnico che
sono di fatto i responsabili di quanto accaduto che oltre ad arrecare
danno ai cittadini ha avuto dei costi per il comune che ha dovuto
risarcire attraverso le assicurazioni i cittadini che si sono fatti
male. Questi non sono atteggiamenti da sindaco, ma da criminale, e
come tali devono essere perseguiti. Non sistemare i marciapiedi per
quattro anni in punti specifici rappresenta un'omissione criminale ai
propri compiti di primo cittadino e con lui sono responsabili tutti
coloro che sapevano ed hanno taciuto. Del resto i documenti parlano
chiaro e sono qui sotto esposti. Se davanti al Curì si sono
sistemati i marciapiedi evitando altre cadute perchè non lo si è
fatto negli altri due o tre punti (su un viale lungo migliaia di
metri) dove la gente è caduta? Omissione o altro?
Inoltre perchè i
gestori delle assicurazioni del comune in quattro anni non hanno
preteso la sistemazione dei marciapiedi viste le esose uscite per
pagare i cittadini che si sono fatti male? Malafede o piuttosto
collusione? Il sindaco di Cologno si è comportato in questa vicenda
da Criminale e oggi intende dare una risposta alle sue responsabilità
civili e penali addossando la colpa alle radici dei tigli. Mi domando
anche dove stavano le opposizioni? Possibile che nessuno ha avuto
l'accortezza in quattro anni di andare a chiedere quante persone sono
cadute e quanti soldi queste cadute sono costate in risarcimenti ai
cittadini di Cologno Monzese? Con quei soldi si sarebbero sistemati i
marciapiedi e aggiustati in maniera regolare le radici. Ma non è
stato fatto nulla di tutto questo e la gente ha continuato a cadere
non per le radici sporgenti, ma per la omissione di intervento del
sindaco, della giunta ma anche la mancanza di controllo di chi in
Consiglio Comunale ha il compito di controllare. Malafede o
collusione? Qualche dubbio viene leggendo tutte le carte che da oggi
a mercoledi andremo a pubblicare e diffondere alla stampa. Il nostro
obbiettivo è salvare gli alberi, ma anche denunciare gli
atteggiamenti criminali e colposi di un sindaco che non aggiusta i
marciapiedi e chiude gli occhi mentre metà della giunta finisce in
galera mentre intasca mazzette. Quest'uomo non è degno del ruolo che
ricopre. Si dimetta per il bene della sua città e dei suoi
concittadini che almeno EVITERANNO di cadere sui marciapiedi
dissestati e sulle strade non curate forse solo perchè in quel caso
non erano previste tangenti dirette, o perchè lo erano previste
magari in altro modo? Alla magistratura la sentenza.
Lorenzo
Croce presidente nazionale AIDAA