TERLIZZI: SUCCESSO DEL
PROGETTO “ADOTTA UN CANE A CASA”
IL CENTESIMO CANE ADOTTATO--- TESORO.... |
Terlizzi (Bari – 30
maggio 2014) - “Adotta un cane a Casa”, questo era il nome del
progetto messo in atto dalla sezione AIDAA di Terlizzi guidata da
Urbano Filomena, un progetto molto semplice ma allo stesso tempo
impegnativo che prevede che la maggior parte dei cani del locale
canile dove da oltre un anno operano i volontari AIDAA vengano dati
in adozione a famiglie pugliesi. E in un anno si è raggiunto quota
100 cani fatti adottare in Puglia. Si tratta di un inversione di
tendenza rispetto all'ordine generale delle cose, per le quali la
maggior parte dei cani pugliesi finisce nelle famiglie del nord
Italia e molto spesso anche nei paesi del Nord Europa dove non è
chiaro il confine tra i cani che poi realmente trovano casa oppure
finiscono nei laboratori di vivisezione e sperimentazione animale
mentre nelle tasche delle “fasulle volontarie” finiscono fior di
quattrini che gli consentono di continuare questo lucroso commercio
tenendo conto del fatto che la Puglia secondo i dati dell'anagrafe
canina del Ministero della Salute è tra le regioni con il più alto
numero di randagi allo stato brado con circa 75.000 cani che vivono
liberamente. Ma tornando al progetto AIDAA Terlizzi “Adotta un cane
a Casa” fortemente voluto da Filomena Urbano i risultati sono
visibili e concreti. “Quando Filomena è venuta in AIDAA- ci dice
Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- aveva le idee ben
chiare, e grazie alle oltre quaranta volontarie e volontari che
collaborano con lei nella nostra sezione di Terlizzi dapprima è
riuscita a sistemare il canile facendolo diventare un fiore
all'occhiello dei canili pugliesi anche grazie alla collaborazione
molto stretta tra il comune, i gestori e l'associazione. Ma la cosa
che più mi ha entusiasmato è stato quando Filomena mi ha parlato
del progetto di far adottare i cani a famiglie pugliesi dopo
ovviamente tutti i controlli, bene in un anno sono stati fatti
adottare alle famiglie pugliesi della zona ben 100 cani dopo tutti i
controlli legati all'affido e ad oggi non ne è tornato nemmeno uno
in canile. Si tratta- conclude Croce- di un esempio di buona gestione
degli animali, che dovrebbe essere adottato anche da chi non lucra
sui cani. Il prossimo passo è lo scrostamento di situazioni di lucro
conosciute da parte di finte volontarie che ingrassano sulla pelle
dei cani, le abbiamo individuate e denunciate alle procure della
repubblica. Il randagismo si può combattere in maniera seria, ed è
quello che noi stiamo facendo con risultati seri e concreti”.