venerdì 11 ottobre 2013

LA REGIONE TOSCANA CONTRO IL CIRCO CON ANIMALI


E’ di pochi giorni fa la notizia che il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione per mettere al bando sul territorio ogni circo che utilizzi animali esotici e di natura selvatica. L’iniziativa è stata promossa dal consigliere Rudi Russo (Centro Democratico) e si propone di proibire l’attendamento, in Toscana, di quegli spettacoli itineranti che non si dimostrino cruelty free.
“Impegniamo così la Giunta a intervenire nei confronti dei nostri comuni cui, per legge, spetta la competenza di concedere le aree per l’installazione dei circhi” spiega Russo. “Considero questo voto dell’Aula un importante atto di civiltà. Sono già numerose le nostre amministrazioni che, in attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali del 1992, hanno disposto di non accogliere spettacoli di intrattenimento che impieghino specie a rischio come primati e non solo. L’uso di animali selvaggi è oltretutto in aperto contrasto con la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali del 1978 e con la normativa nazionale e regionale in materia. Credo sia doveroso intervenire una volta per tutte. Il nostro auspicio è dunque che tutti i comuni della Regione si uniformino a tale convenzione e alle norme per la tutela degli animali, peraltro già regolate dalla legge regionale dell’ottobre 2009″.
Si è sottolineato, nell’occasione, come non esista alcun pregiudizio verso gli spettacoli itineranti in sé, guardando semmai al celebre Cirque du Soleil. “Il circo è un’arte antica che merita di essere difesa e tramandata, ma senza animali esotici”. Liberi da gualdrappe, catene o cerchi di fuoco, questi ultimi meritano di conoscere anni pacifici presso oasi, parchi protetti e santuari. Se i comuni toscani risponderanno dunque all’indicazione regionale, leoni, scimmie, giraffe, ippopotami – anche quando non vittime di crudeltà gratuite come quelle inflitte da un circo inglese all’anziana elefantessa Anne, salvata dagli attivisti di Adi-Animal defenders international e ora pensionata al Longleat Safari Park – avranno una piccola ma importante ragione in più per sognare una vita migliore.

DA REPUBBLICA.IT