DOSSIER
AIDAA: “LE MAFIE FANNO SOLDI SULLA PELLE DEGLI ANIMALI”
Roma
19 Ottobre 2013 – “La mafia- tutte le mafie- fanno affari d'oro
sulla pelle degli animali” , questo il titolo del dossier di 66
pagine inviato questa mattina dall'associazione italiana difesa
animali ed ambiente alla procura di Roma contente i dati relativi
alle attività gestite dalle associazioni mafiose, della sacra corona
unita, e della n'drangheta nel mondo degli animali. Attività che
vanno dalla gestione dei canili, fino al traffico internazionale dei
cani e della macellazione dei cavalli passando per le attività
illegali quali i combattimenti di cani e la gestione di veri e propri
cimiteri-discariche riservate alle carcasse dei cani uccisi nei
canili ma per i quali si continuano a prendere i soldi pubblici. Il
giro di affari complessivo delle attività mafiose sulla pelle degli
animali supera il mezzo miliardo di euro l'anno. “Il dossier
inviato è ovviamente riservato- ci dice Lorenzo Croce presidente
nazionale di AIDAA- anche perchè contiene nomi e cognomi delle
persone e delle pseudo-organizzazioni animaliste coinvolte con i dati
da noi raccolti durante cinque anni di controlli ed attività sul
territorio, ma posso dire che oltre a confermare quanto già risaputo
ci sono nuovi canali di interesse quali quello della macellazione dei
cavalli clandestina e quello del traffico internazionale dei cani,
dall'Italia e dalla Spagna (attraverso il nostro paese) verso il Nord
Europa, si tratta di business ad alto reddito e basso rischio ecco
perchè dobbiamo denunciare questo nuovo filone di attività
criminale sulla pelle degli animali, a costo di rischiare la nostra
incolumità personale”.
Per
info 3478883546-3926552051
SCHEDA
RIEPILOGATIVA
Qui
di seguito una piccola scheda riepilogativa delle attività di
interesse mafioso fatte sulla pelle degli animali:
1
– GESTIONE CANILI
Sono
88 i canili sparsi in Italia e prevalentemente in Puglia, Calabria,
Sicilia, Campania, ma anche rifugi privati nel centro nord Italia
gestiti direttamente da famiglie malavitose, in questi canili sono
ammassati migliaia di cani senza alcuna possibilità di controllo da
parte delle associazioni animaliste, si presuppone che per la
gestione di questi canili le famiglie ricevano direttamente dagli
enti pubblici una somma che supera abbondantemente i 6 milioni di
euro l'anno. Operano in particolare in questo settore Sacra Corona e
famiglie della Camorra.
2
– COMBATTIMENTI CANI E CORSE CLANDESTINE
Il
giro di affari attorno ai combattimenti di cani ed alle loro
scommesse si aggira a circa 300.000 euro a combattimento, diverse
decine di migliaia di euro girano attorno alle scommesse per le corse
di cavallo candestine, se i combattimenti avvengono prevalentemente
al nord italia, le corse sono una prerogativa delle regioni del
centro sud. Il business sarebbe gestito da famiglie mafiose in
collegamento con la mafia russa ed ucraina e con l'appoggio di alcune
famiglie malavitose originarie della ex Jugoslavia e della Romania.
3
TRAFFICO INTERNAZIONALE DI CANI
In
Italia vi sono diverse organizzazioni che attraverso prestanome
girano i canili specialmente nelle regioni del centro sud proponendo
di svuotarli e di dare i cani in affido a canili o strutture dei
paesi del nord europa ed in particolare in Germania. L'invio di
camion di cani è un operazione che avviene oramai settimanalmente e
per ogni cane si presume che le organizzazioni ricavino circa 30
euro. Tenendo conto che sono migliaia i cani che ogni anno partono
dai canili del sud diretti nel nord Europa e che dalla Spagna
transitano per l'Italia diretti poi nel nord europa attraverso
associazioni compiacenti il giro degli affari è di diversi milioni
di euro, questa attività pare essere di particolare interesse per le
famiglie mafiose e della n'drangheta.
4
CAVALLI MACELLAZIONE
Questo
è un settore purtroppo non ancora ben conosciuto, ma l'aumento dei
cavalli abbandonati dopo l'attività sportiva apre una nuova
prospettiva affaristica legata all'esportazione di cavalli verso i
paesi dell'est europeo cavalli destinati alla macellazione, non siamo
in grado di dare un numero concreto, ma vale la pena ricordare che
sono migliaia i cavalli che ogni anno finiscono la loro attività
agonistica e che per i quali in Italia vige il divieto assoluto di
macellazione, cosa che invece è possibile nei paesi dell'est europa,
specialmente se le esportazioni avvengono in maniera semiclandestina.
A gestire questo giro sarebbe in particolare la malavita pugliese e
la camorra.
BUSINESS
DEL CARO ANIMALE ESTINTO
Business
minore, ma non per questo privo di guadagno, si tratta di vere e
proprie pompe funebri per animali che gestiscono cimiteri fantasma e
discariche. Uccidendo i cani in canile ma continuando a mantenerli in
carico in modo che venga erogato il contributo pubblico, ma
specialmente la camorra opera anche sugli animali di affezione che
ritira dagli studi veterinari facendosi pagare la cremazione, mentre
gli stessi vengono invece seppelliti in discariche e fosse comuni.