giovedì 1 agosto 2024

STRAGE DI OCHE A FANO. IN CORSO LE INDAGINI PER ACCERTARE LE RESPONSABILITA'

 Martedì notte le oche presenti nel Canale Albani sono rimaste vittime di un atto predatorio. Nella giornata di ieri, il dott. Curina, presidente dell’associazione Canale Albani Progetto Ugo, ha verificato che i germani selvatici, che si muovono autonomamente, se ne erano andati e sul posto erano rimaste le oche e il cigno “Ugo”.

A seguito della predazione notturna, il dott. Curina e il Veterinario incaricato dall’AST dott. Ridolfi questa mattina si sono recati sul posto per effettuare i dovuti accertamenti. Purtroppo, è emerso che almeno 4 oche e il cigno “Ugo” simbolo della colonia del Canale, sono deceduti per predazione diretta, mentre altri anatidi, pur non presentando ferite esterne, si presume siano morti per schiacciamento da predazione o infarto a seguito dell’evento. Al momento, sono stati ritrovati vivi solo 3 esemplari, che sono stati prelevati e messi al sicuro dai volontari dell’associazione Progetto Ugo.

Sono ancora in corso gli accertamenti per individuare la specie responsabile della predazione sulla base delle modalità con cui è avvenuta e delle impronte ritrovate sul fondo fangoso. E’ probabile che alcuni animali, sia vivi che deceduti, potrebbero trovarsi ancora in zone del canale non facilmente agibili. Le carcasse ritrovate saranno condotte dal dott. Ridolfi all’Istituto Zooprofilattico per effettuare l’esame necroscopico. L’Amministrazione si impegna a fornire ulteriori aggiornamenti non appena disponibili.

“Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto questa notte nel Canale Albani - hanno dichiarato il sindaco Serfilippi e l’assessora Maghernino - Ora attendiamo l’esito degli accertamenti per capire la dinamica della predazione. Questo evento ci colpisce tutti profondamente. Ringraziamo il dott. Curina, il dott. Ridolfi e i volontari dell’associazione Progetto Ugo per il loro intervento tempestivo. Monitoreremo la situazione e forniremo aggiornamenti ai cittadini. Sarà nostra cura continuare a proteggere gli animali rimasti”.