sabato 12 agosto 2023

SASSARI. CANE DI QUARTIERE MUORE DOPO DUE GIORNI DI AGONIA IN STRADA

 Trentatré telefonate nel disperato tentativo di allertare i soccorsi per cercare di salvare Zanna, il popolare cane di quartiere di Sassari, non sono bastate. Il cane, dopo 36 ore di agonia, se n’è andato.

 

Ma le polemiche, in città, sono incandescenti. Il caso, decisamente scottante, ha occupato le colonne dell'Unione Sarda e acceso un dibattito infinito sui social. “Con un po’ di umanità in più si poteva intervenire prima”. Questoil leit motiv dei post e dei messaggi che domina sui social. Le 33 telefonate fatte tra la tarda mattina e il pomeriggio del giorno dopo da chi ha visto il Pastore maremmano moribondo e si è subito mobilitato restano un macigno difficile da rimuovere. "Chiamati tutti gli enti che avrebbero dovuto occuparsi del recupero del cane: vigili del fuoco, guardie zoofile, polizia municipale. Nessuno interviene! Il cane è agonizzante e anziano, sul ciglio della strada da ore. Una vergogna, questa si chiama omissione di soccorso". Il messaggio di una donna, tra le prime ad avvistare Zanna e a telefonare, spicca da giorni su Facebook. 

 

In tanti si domandano perché, nonostante la raffica di chiamate, i vari enti interpellati per recuperare il cane non si sono poi presentati, se non con quasi due giorni di ritardo. Zanna, tra l’altro, giaceva lì per terra, sotto il sole, rantolante, già da ore. Diverse segnalazioni sul cane erano già arrivate in precedenza da parte di diversi automobilisti di passaggio. Il suo recupero - quando oramai era davvero troppo tardi - è avvenuto grazie alle guardie zoofile. Erano state attivate da una di quelle famose 33 chiamate telefoniche che segnalavano il caso in Comune.

 

Emma Angius, che gestisce il canile comunale, ha fatto sapere che “non abbiamo mezzi né convenzioni con i taxi dog per far prelevare gli animali e, quel giorno, la polizia municipale non poteva intervenire”. Quando, finalmente, sono arrivati i soccorsi la situazione era irrecuperabile. “Zanna era più morta che viva, le gengive bianche come carta. Qualcuno dice che sarebbe stata investita ma forse c’entra l’anemia e l’ehrlichiosi trasmessa dalle zecche di cui era coperta”, hanno aggiunto dal canile.

 

Le guardie zoofile dell’Aeopc hanno comunque caricato il popolare cane di quartiere sul mezzo e sono corsi verso la facoltà di Veterinaria. L’animale è però morto appena giunto in clinica. La domanda dei sassaresi è sempre la stessa: “Si è davvero fatto il possibile per salvare Zanna?”.