giovedì 4 agosto 2022

3 CANI AVVELENATI DA BOCCONI KILLER A VERONA

 Tre cani avvelenati dal topicida in un'abitazione in via Croce, alla periferia ovest di Cologna: è allarme tra i residenti e molti temono si sia trattato di un gesto deliberato. Un pastore tedesco di sei anni, del peso di 48 chili, è morto lunedì mattina dopo lunghe sofferenze, mentre due piccoli Shih Tzu lottano tra la vita e la morte e stanno seguendo una terapia d'urto per cercare di fermare le emorragie provocate dal potente ratticida.

Fa ancora fatica a raccontare la triste fine del suo fidato amico a quattro zampe, Michele. Il nome è di fantasia perché il cane viveva con i genitori anziani dell'uomo e lui chiede di rispettare la loro riservatezza. «La scorsa settimana ho notato che Xeno - questo il nome del cane lupo - era dimagrito», riferisce l'uomo. «Subito non ho dato importanza al fatto perché, essendo un pastore tedesco a pelo lungo, soffre molto il caldo». Giovedì scorso, però, la situazione è precipitata. «Ho visto che respirava a fatica e ho deciso di portarlo dal veterinario. Un'ecografia ha rivelato la presenza di emorragie interne».

Le emorragie possono essere il risultato dell'azione del veleno per roditori, in particolare dei topicidi a base di sostanze anticoagulanti che inibiscono la sintesi della protrombina nel fegato, dando il via a versamenti di sangue interni, di cui non ci si accorge nell'immediato. La morte sopraggiunge per la cospicua perdita ematica e la conseguente anemia, o per difficoltà respiratorie dovute ai versamenti. A Xeno è stata subito somministrata la vitamina K, l'antidoto più efficace per consentire una corretta coagulazione del sangue. «Ha lottato, ma la situazione era troppo compromessa e l'altro ieri il suo cuore ha smesso di battere», rivela Michele.

Nel frattempo, proprio in questi giorni, hanno iniziato a stare male anche due cagnolini molto più piccoli, due Shih Tzu: Bijou di 13 anni e Lily di sei. «Lunedì mattina Bijou ha iniziato a vomitare sangue, mentre Lily è stanca e non mangia. Sono corso di nuovo dal veterinario e temo che si sia trattato della medesima sostanza che ha ucciso Xeno». Ora i due animali sono in cura, ma non sono stati ancora dichiarati fuori pericolo. Intanto, i proprietari stanno cercando di capire cosa possa essere successo. Michele ha percorso in lungo e in largo i confini del cortile dell'abitazione dei suoi genitori e i campi vicini, ma non ha trovato nulla. «Ho parlato con il proprietario dei terreni confinanti e mi ha assicurato di non aver utilizzato esche topicide in campagna», racconta.

Quando l'uomo tornava dal lavoro era solito portare un po' a spasso Xeno nelle campagne accanto alla casa dei suoi genitori. Il pastore tedesco trascorreva molte ore in compagnia di Bijou e Lily, anche se i due Shih Tzu vivono in casa con Michele. È difficile risalire al luogo e al momento in cui tutti e tre i cani possano aver mangiato un boccone avvelenato, anche perché Lily non seguiva mai Xeno e Bijou nelle loro passeggiate pomeridiane. Con il referto del decesso del cane che riporta «alterazioni ematologiche riconducibili ad avvelenamento da dicumarinici», Michele si presenterà in caserma e sporgerà denuncia ai carabinieri. I suoi genitori non hanno mai ricevuto minacce da vicini o da altre persone a cui i cani possano aver dato fastidio, perciò il dubbio è che si sia trattato del tentativo di un ladro di eliminare il cane da guardia per agire indisturbato.