Crudeltà e cattiveria ma anche un reato chi ci auguriamo venga perseguito e punito. Stiamo parlando di una pratica malvagia e che stanno denunciando molti, attraverso i social o con il passaparola a Sampierdarena e persino incollando, a panchine e portoni, fogli dove si informa di bocconi avvelenati in vari spazi verdi della delegazione.
Su tutti nelle aiuole di Villa Scassi, il polmone verde di Sampierdarena, e in quelle di largo Gozzano, davanti agli istituti scolastici. Una forma di odio ingiustificata contro animali incolpevoli. L’allarme si sta diffondendo come il panico, perché alcuni animali hanno purtroppo subito le conseguenze di questi pezzi, finto cibo, vero veleno. È realtà che alcuni proprietari di animali spesso non si comportino bene e non puliscono dove l’animale sporca. Agiscono male e vanno sanzionati. Ma cercare di avvelenare l’animale che nulla può di tutto questo appare come azione infame. E non si tratta di amare particolarmente gli animali, ma piuttosto di avere intelletto e onestà oltre a un minimo di bontà.
A parte l’antico detto che il cane è il più fedele amico dell’uomo, c’è anche da osservare come in effetti ci siano molte persone sole con un animale domestico che fa loro compagnia: single di ogni età, anziani e tanti bambini che giocano con il loro animale. Ormai una famiglia su tre in Italia si calcola possieda un animale in casa seguendo quella che, in quasi tutta Europa e nel mondo, è una pratica quasi normale di convivere umani e animali sotto lo stesso tetto. Funzione dunque sociale che chi prova ad avvelenare gli animali non comprende e forse se ne dovrebbe vergognare.
A Sampierdarena analogo allarme era scattato lo scorso anno, anche perché il lockdown ha aumentato in maniera esponenziale il possesso di un cane. C’è chi lo ha fatto per autentico slancio emotivo, ma anche chi per poter uscire di casa in tempo di zona rossa per virus e ora, lo riferisce la cronaca con triste frequenza, lo abbandona. Ciò avviene dalle Alpi alla Sicilia e sono dei giorni scorsi le notizie di gatti lasciati dentro i trasportini in mezzo all’immondizia e cani abbandonati al loro destino nelle campagne. Un insieme di fattori che non fa onore alla società attuale e rende negativamente attuale ciò che accade serialmente a Sampierdarena. Le forze dell’ordine stanno eseguendo monitoraggi e controlli per questa vicenda, ma le indagini non fermano chi getta i bocconi avvelenati nelle aiuole. La difesa di chi vuole sbarrare il passo a questo fenomeno passa attraverso i social e i cartelli scritti al computer e stampati, che da qualche giorno sono affissi a Sampierdarena in spazi pubblici e portoni.