La caccia nella stagione appena conclusa ha fatto 90 vittime, di cui 72 in ambito venatorio e 18 in ambito extravenatorio. Quanto emerge dai dati dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente al termine della stagione venatoria 2021/2022 è un allarmante grido di dolore, un prezzo in vite umane e sofferenza inaccettabili.Tra i non cacciatori 35 persone impallinate di cui 23 feriti (19 in ambito venatorio) e 12 morti in ambito extravenatorio ( vittime di uxoricidi, raptus, detenzione incauta di fucili da caccia, persino ad opera di minori). Infine 43 i feriti e 12 i morti tra i cacciatori ( 11 morti in ambito venatorio e 1 in ambito extravenatorio). "Anche quest'anno non è mancato il tributo di sangue umano a quella che viene definita come sport, vittime umane- scrive in una nota l'AIDAA -alle quali si devono sommare i milioni di animali abbattuti dalle doppiette dei cacciatori".
