mercoledì 6 giugno 2018

LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE CONTRO CANI E GATTI EXTRALARGE

Roma (6 giugno 2018) Ora scoppia il caso razzismo nei confronti dei cani di grande o grandissima taglia. Infatti sono oramai diverse le segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni in relazione alla difficoltà di trovare ad esempio nelle farmacie i prodotti antiparassitari per i cani che pesano oltre 50-60 kg. Ma non sono solo i farmaci che si possono reperire con molta difficoltà e solo in alcune farmacie nei dosaggi per i cosi detti cani di taglia XXL (intesa come grandezza) come possono essere ad esempio i maremmani, piuttosto che i pastori dei pirenei, gli alani o anche i meticcioni di grande stazza. Ci siamo cosi posti il problema e abbiamo fatto un giro nei negozi specializzati e nei grandi centri di distribuzione di cibo e altri prodotti per cani e ci siamo resi conto che siamo di fatto davanti ad una vera e propria forma di "razzismo canino" nei confronti dei cani di grossa taglia. Se poi il cane in questione è un maremmano, un san bernardo piuttosto che un alano, per trovare una cuccia da esterni adatta alle loro dimensioni occorre sudare almeno due volte le fatidiche sette camicie, infatti quasi nessuno tiene in casa prodotti per cani di taglia XXL compresi i trasportini (o trasportoni fate voi), le cucce, Ma non solo la discriminazione verso quelli che sono i veri e propri cagnoni va ben oltre, infatti "le forme di razzismo canino" si propagano alle ciotole per il cibo e per l'acqua che essendo tutte di forma standard non permettono al cane che spesso ha un musone un po sopra la media degli altri suoi simili di mangiare e di bere bene in quanto il suo faccione non entra nella ciotola... Insomma una vera e propria azione discriminatoria che ci è stata segnalata da diverse mamme di cani XXL che a loro volta denunciano la difficoltà anche di trovare a volte prodotti farmaceutici con i dosaggi per il peso e la stazza del loro cane. Ma non mancano anche le recriminazioni dei papà dei gatti diciamo un po fuori misura, che lamentano ad esempio il problema delle lettiere che non sempre permetto al micio XXL (che non per forza è cosi in quanto obeso ma magari incrociato con una particolare razza) di fare comodamente i bisognini. Insomma un vero e proprio turbinio di problemi che se fossero rivolte al mondo umano potremmo far rientrare nella categoria delle discriminazioni di genere. "In Italia ci sono 20 milioni tra cani e gatti e tra loro almeno seicentomila appartengono alle categorie XXL- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e quanto da noi denunciato potrebbe apparire in prima istanza una semplice curiosità ma è in realtà una situazione molto piu diffusa e anche spiacevole di quanto immaginiamo perchè sono pochi i negozi attrezzati per cani e gatti XXL e spesso anche le farmacie non hanno prodotti con il giusto dosaggio, un problema- conclude Croce- forse meno sentito di altri ma non per questo meno importante da affrontare e risolvere"