sabato 16 giugno 2018

BASTA USARE TESTE DI ANIMALI PER INTIMIDAZIONI MAFIOSE O RELIGIOSE

Milano (16 giugno 2018) L'ultimo caso risale alla giornata di ieri quando a Sacile in provincia di Pordenone mani ignote hanno fatto trovare una testa di maiale mozzato davanti alla casa di richiedenti asilo di religione musulmana che si stavano radunando per la festa di fine ramadan, ma da inizio anno sono oltre una decina le provocazioni e le intimidazioni che hanno avuto come oggetto delle stesse il ritrovamento di teste mozzate di animali: teste di cavallo  e capre per intimidazioni mafiose, di maiali per intimidazioni religiose fino agli agnelli macellati fatti ritrovare nei giorni scorsi a Bolzano da parte di quale allevatore sconsiderato che ce l'ha con i lupi. Insomma un crescendo a cui guardare con attenzione e preoccupazione. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA  interviene per bocca del suo presidente Lorenzo Croce sulla vicenda dell'uso di pezzi di cadavere di animali per intimidire: "Noi condanniamo tutte le intimidazioni a qualsiasi titolo vengono fatte si tratta di reati che vanno comunque puniti - sostiene Croce- ma interveniamo per denunciare il fatto che sono in forte aumento le intimidazioni a base di pezzi di animali morti, siano le teste di cavallo per le intimidazioni mafiose che le teste di maiale per le questioni religiose, solo i mezzi uomini che non hanno il coraggio di affrontare il prossimo possono nascondersi dietro cadaveri di animali per intimidire i propri avversari in quest'ultimo caso religiosi, nel caso di Bolzano si tratta invece di un gesto tutto italiano compiuto da allevatori per chiedere l'abbattimento dei lupi, ovviamente allevatori vigliacchi che non hanno il coraggio di farsi vedere e si nascondono dietro innocenti animali ammazzati".