Milano (14 dicembre 2017) In tre mesi, vale a dire dall'inizio della stagione venatoria alla fine del mese di novembre sono 63 le persone impallinate dai cacciatori di questi 22 sono morti (di cui 7 non cacciatori) e 41 le persone ferite (delle quali 8 tra cui un bambino non sono cacciatori). "Basterebbero questi dati per sospendere immediatamente la pratica venatoria in attesa di una sua totale abolizione- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma da noi si ostinano a chiamare questo massacro indistinto di uomini e animali con il nome di sport fino a quando dovremo sopportare?"