(ANSA) - MORTARA (PAVIA), 7 SET - Scuole chiuse per altri due giorni, domani e dopo, a Mortara per le conseguenze dell'incendio alla ditta di gestione rifiuti 'Eredi Bertè', scoppiato ieri mattina e ancora in corso. Con un’ordinanza firmata poco fa il sindaco Marco Facchinotti, "a scopo precauzionale" e "considerato che non sono ad oggi pervenuti accertamenti ed analisi da parte di Arpa Lombardia", dispone "la sospensione dell'attività educativa nelle scuole di ogni ordine e grado compreso l'asilo nido comunale" per le giornate di venerdì e sabato. Un'analoga ordinanza è in arrivo dal sindaco di Vigevano Andrea Sala. Anche a Vigevano, che dista una quindicina di chilometri dal luogo dell' incendio, è chiaramente avvertibile il forte odore di plastica bruciata che da oggi, con il cambiamento delle condizioni meteo, grava sulla città di Mortara. (ANSA).
I vigili del Fuoco di Pavia sono stati al lavoro tutta la notte per domare l'incendio scoppiato all'alba di ieri nella ditta "Eredi Bertè" che si occupa di smaltimento di rifiuti speciali a Mortara (Pavia). Colonne di fumo alte decine di metri sono stati visibili per tutta la giornata di ieri a chilometri di distanza. Durante l'estate sono stati parecchi gli incendi sviluppatisi in depositi di rifiuti anche nel Milanese, tanto che Legambiente ha parlato di "strana epidemia di incendi".
Se ieri la colonna di fumo nero era impressionante, ma saliva in quota e poi la brezza provvedeva a portarla lontano, oggi le condizioni meteo sono cambiate e Mortara si è svegliata immersa in una leggera nebbiolina e con un forte odore di plastica bruciata. Ci vorranno 72 ore per sapere se e quanta diossina si è sprigionata ed è ricaduta sul terreno.
Nelle strade del centro, a due chilometri dal luogo dell'incendio, gira meno gente del solito, effetto forse anche delle scuole chiuse (oggi e domani), e si incontra qualcuno con la mascherina sul volto. Il fumo che si sprigiona dall'incendio, pur diminuito, resta parecchio. L'attività ora è quella dello smassamento: i cumuli di rifiuti vengono sollevati da benne e pale meccaniche, irrorati con acqua per spegnerli e poi spostati in un luogo sicuro in un'altra parte del deposito.
AIDAA ha inviato un esposto alla procura di Pavia per chiedere indagini approfondite sulle cause dell'incendio.