Lasciare un rottweiler adulto, preso da pochi mesi, incustodito non è un reato doloso. Neppure quando quel cane azzanna un bambino di due anni alla testa rischiando di ucciderlo. È stato condannato a 30 giorni di arresti domiciliari, contro i due anni e nove mesi richiesti dall’accusa, il trentenne di Blevio finito a processo dopo che il cane che aveva in custodia ha ferito gravemente, l’8 febbraio dello scorso anno, un bambino che era a passeggio con la nonna. Alessio Camata è colpevole. Ma di lesioni colpose e non di lesioni dolose gravissime. La tesi della Procura secondo cui l’uomo è rimasto «indifferente al pericolo» di lasciare quel cane rottweiler, razza fino a una decina di anni fa inserita in una “black list” ministeriale perché considerata pericolosa e nota per essere potenzialmente aggressiva (quando questi cani non sono addestrati adeguatamente), incustodito e libero di girare per il paese e quindi ha accettato il rischio che qualcuno si facesse male (com’è effettivamente accaduto) non è stata accolta dai giudici del Tribunale.