LA PROCURA DI CATANIA INDAGA SU IPOTESI DI MALTRATTAMENTO NEI CONFRONTI DI UNA COLONIA FELINA ALL’INTERNO DI UN CONDOMINIO
avv. floriana pisani - AIDAA CATANIA |
All’interno di un Condominio di Catania si sono verificati episodi di zoofobia che non sono stati calmierati neppure da una riunione tenutasi presso il Comune di Catania allo scopo di trovare una soluzione concertata alle opposte posizioni stante la divergenza assoluta tra le posizioni dei condomini intervenuti.
Da molti anni vi è una colonia felina stanziatasi spontaneamente nel predetto Condominio, divenuto ormai habitat naturale dei suddetti felini.
Al fine di tacitare le ingiuste ed illegittime attività perpetrate contro i gatti e di non arrecare la benché minima molestia agli altri condomini, la gattara cura i gatti esclusivamente all’interno del proprio garage. A nulla sono valse le relazioni positive anche dell’ASP – Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – Servizio Igiene Urbana Veterinaria e lotta al Randagismo – Unità Operativa complessa – firmata dal veterinario Dirigente dott. Calabrese Luigi del 18 giugno 2013, nella quale accerta che “gli animali visitati sono compatibili con gli spazi di pertinenza condominiale e con lo status di colonia felina L.R. 15/2000” e che “gli animali osservati non presentano, in atto, segni o sintomi riferibili a malattie infettive proprie della specie…”.
La gattara ha quindi deciso di prendere le difese dei gatti e un Pubblico ministero della Procura di Catania ha disposto di indagare per verificare i segnalati maltrattamenti nei confronti dei suddetti mici.
L’associazione AIDAA che ha seguito la vicenda con la referente Avv. Floriana Pisani ha deciso di assistere la gattara e si costituirà quale parte offesa nell’instaurando processo penale.
L’AIDAA conferma la propria posizione di tutela dei gatti e ribadisce che qualsiasi posizione tendente a vietare di alimentare i gatti è in contrasto sia con la legge ma soprattutto con la Costituzione ex art. 2 e 13 essendo lesivo dei diritti acquisiti dai mici. Infatti, la legge 281/1991 che definisce la colonia felina come un gruppo più o meno numeroso di gatti che vivono in un determinato e circoscritto territorio considera i gatti randagi come esseri viventi titolari di diritti quali la “vita” e la “cura”.
E’ pacifico che i gatti hanno acquisito lo status di organismo senziente le cui condizioni di benessere vanno protette e promosse.
Alcuni condomini con il loro comportamento ostile hanno arrecato una grave sofferenza (stress) ai suddetti gatti, creando alla gattara un grave danno moraleessendo costretta ad alimentare i gatti quasi di nascosto con molta tensione o ansia.