giovedì 31 gennaio 2013

VIVISEZIONE: 4.5 MILIONI DI ANIMALI TORTURATI IN ITALIA IN 5 ANNI


Roma (31 Gennaio 2013) – Quattro milioni e mezzo di animali torturati ed uccisi per gli esperimenti di vivisezione e di ricerca scientifica in Italia negli ultimi cinque anni, con un incremento nel 2012 di alcune migliaia di capi rispetto agli 864.000 animali uccisi nel corso del 2011. Questi sono i dati che saranno resi noti nei prossimi mesi e che hanno come base di partenza quelli pubblicati direttamente dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 5 marzo 2011 (numero 53) relativi alla media degli animali torturati ed uccisi nel 2009. Nel corso dell'anno appena trascorso sarebbero stati circa 900.000 gli animali impiegati negli esperimenti scientifici e di vivisezione. Utilizzando il dato dell'ultimo quinquennio si evince che 2.205.000 animali sono stati torturati per gli esperimenti definiti di “ricerca di base” molti dei quali si sono dimostrati assolutamente inutili a livello scientifico. Rispetto ai cinque anni precedenti gli animali usati per gli esperimenti sui farmaci sono stati 550.000 pari a circa il 12,5%. Gli animali usati nei test di tossicità negli ultimi cinque anni sono stati 360.000 (molti dei quali per testare gli effetti nocivi delle sigarette e di altri prodotti tossici in commercio compresi i detersivi ed altre sostanze cancerogene), gli animali usati per i test tossici rappresentano circa l'8% del totale. Parlando degli esperimenti legati allo sviluppo delle diagnosi delle malattie sono stati circa 120.000 pari a poco meno del 3%. Per gli altri animali torturati si va dai test bellici, fino a torture per test secondari classificati come “vari”. Innumerevoli le specie sottoposte a tortura, dai primati (scimmie) ai cani, gatti, topi e ratti, passando per decine di specie di roditori, furetti, uccelli di varie specie ma anche capre, asini e maiali. “Il 2012 ci è stato venduto come l'anno in cui la sperimentazione animale avrebbe avuto termine almeno in parte grazie alla nuova legge europea, come avevamo sottilineato da subito cosi non è stato – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- la legge non è stata votata, ma nemmeno rimandata al parlamento europeo come irricevibile come speravamo noi, gli stabulari non sono stati chiusi, e gli animali continuano a morire inutilmente, questa cosa deve finire, cosi come deve cessare la falsa propaganda di chi sulla pelle degli animali ci ha ricamato la propria carriera a vari livelli sia nel campo della sperimentazione che in quello della finta antivivisezione dove ad oggi non sono stati raggiunti risultati seri ma si è solo buttato fumo negli occhi della gente facendo credere che tutto era finito mentre nei laboratori gli animali continuano a morire”.

FONTE: GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA