Gentile Lorenzo Croce
come sai l’8 settembre 2010 il Parlamento Europeo ha approvato
la Direttiva 2010/63/UE (detta "sulla protezione degli animali utilizzati
a fini scientifici"), meglio nota come "direttiva vergogna"
poiché calpesta l’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento
dell’Unione Europea secondo il quale "l’Unione e gli Stati
membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli
animali in quanto esseri senzienti".
Già durante i lavori parlamentari a Strasburgo tentai di bloccare
l’approvazione di questa direttiva, ottenendo il consenso
di molti deputati ma non riuscendo purtroppo a ottenere la maggioranza. Lo
stesso giorno promisi alle migliaia di cittadini che mi avevano scritto che,
nonostante avessimo perso questa battaglia, non bisognava disperare e affermai
che un’altra speranza era legata al lancio di un’iniziativa
popolare europea per dire basta alla vivisezione e che mi sarei impegnata in
questa direzione.
Sono solita tenere fede agli impegni presi ed è per questa ragione che
lo scorso 25 aprile 2012 ho fornito il mio contributo per il deposito
dell’iniziativa popolare europea STOP VIVISECTION. Insieme alla LEAL e al
Comitato Scientifico Equivita abbiamo messo insieme un comitato di garanti
internazionali di altissimo livello, presieduto dallo scienziato André Menache,
e superato gli ostacoli amministrativi e organizzativi legati al deposito
dell’iniziativa.
Lo
scorso 22 giugno la Commissione Europea ci ha dato il via libera per la
raccolta firme e a questo punto il tutto è nelle mani dei cittadini europei.
Le
firme potranno essere raccolte su cartaceo o on-line. La raccolta firme cartacee è già pronta per partire, per
quella on-line bisognerà attendere ancora poco meno di un mese. Abbiamo un anno a disposizione da questo
momento per raccogliere almeno un milione di firme e, una volta depositate, la
Commissione Europea sarà obbligata ad analizzare la nostra proposta e a fornire
risposta scritta entro 3 mesi su come intende agire. Più firme raccoglieremo
più sarà importante il peso della nostra richiesta. Non si tratta di una
semplice petizione ma di uno strumento previsto dai trattati europei per far
partecipare i cittadini all’attività legislativa europea.
Adesso tocca a ciascuno di noi impegnarsi per sommergere di firme la
Commissione e gridare forte il nostro NO alla vivisezione, pratica immorale e
non scientifica, contraria ai diritti degli animali e alla salute dei
cittadini. L’iniziativa STOP VIVISECTION non ha dietro risorse
finanziarie o una complessa macchina organizzativa. Solo grazie
all’apporto di ogni singolo cittadino, comitato, associazione o attivista
può avere successo.
Per essere parte attiva di STOP VIVISECTION puoi:
- impegnarti
sin da subito a raccogliere le firme cartacee o come privato cittadino o
creando un comitato legale; per fare ciò è sufficiente mandare una
richiesta all'indirizzo e-mail contact@stopvivisection.eu,
riceverai in risposta tutte le informazioni necessarie;
- iscriverti
alla newsletter per avere tutti gli aggiornamenti ed essere informato,
tra l’altro, su quando sarà possibile firmare on-line e come diffondere l’iniziativa.
Tutte le informazioni potrai trovarle anche sul sito www.stopvivisection.eu e su www.soniaalfano.it.
Spero di aver fatto cosa gradita nell’inviarti queste
informazioni.
Cordiali saluti
Sonia Alfano
Deputato al Parlamento Europeo - Presidente Commissione Parlamentare
Antimafia Europea