sabato 16 giugno 2012

IN DIECIMILA A ROMA CONTRO GREEN HILL

dal sito corriere.it

ROMA - Da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni, oltre 10 mila manifestanti da tutta Italia hanno sfilato sabato a Roma «per chiedere l'immediata chiusura di quel lager chiamato Green Hill, dove ogni mese oltre 250 cani vengono mandati a morte certa». Il corteo contro l'azienda di Montichiari (Brescia) che alleva beagle per i laboratori di vivisezione è stato organizzato dal movimento Occupy GreenHill e dal Coordinamento antispecista del Lazio.

Manifestanti contro la vivisezione (jpeg)Manifestanti contro la vivisezione (jpeg)
IN PIAZZA - Quasi trenta i pullman arrivati nella Capitale da diverse città italiane. Tra queste Brescia, Milano, Bologna, Firenze, Venezia, Genova, Viterbo, Pisa, Torino, Napoli e Bari. La manifestazione è partita attorno alle ore 15.30 da piazza della Repubblica e tre ore dopo ha raggiunto piazza San Giovanni: previsti gli interventi degli organizzatori, dei ragazzi che sono stati arrestati il 28 aprile all'ultima manifestazione organizzata da Occupy GreenHill a Montichiari, di alcuni esponenti del mondo scientifico che si oppone alla vivisezione e di rappresentanti di altre campagne europee che lottano contro altri lager in cui si pratica vivisezione.
Il corteo contro Green Hill (Jpeg)Il corteo contro Green Hill (Jpeg)
L'ALLEVAMENTO - Gli animalisti in piazza a Roma hanno sottolineato che «Green Hill è un lager in cui sono rinchiusi 2.700 cani, animali, identificabili solo da un numero, che nascono per morire e sono condannati a soffrire. Ogni anno inoltre, solo in Italia, quasi 1 milione di animali sono sottoposti a esperimenti crudeli, che non forniscono neppure dati utili alla salute umana. Le alternative già esistono e in molti casi hanno completamente sostituito l`utilizzo degli animali. Il diritto alla vita non è solo un privilegio di alcuni, bensì di tutti gli esseri viventi». A Roma flashmob anti-vivisezione A Roma flashmob anti-vivisezione    A Roma flashmob anti-vivisezione    A Roma flashmob anti-vivisezione    A Roma flashmob anti-vivisezione    A Roma flashmob anti-vivisezione
DISCUSSIONE IN SENATO - «In questi giorni nella XIV commissione al Senato - hanno aggiunto gli animalisti - si stanno decidendo le sorti di questo allevamento, tramite l`inserimento del divieto di allevamento di cani, gatti e primati su tutto il territorio nazionale per vivisezione. Tale legge è osteggiata dalla lobby farmaceutica che sta cercando in ogni modo di bloccarla e permettere a Green Hill di continuare ad esistere. Sabato mostreremo al Parlamento come la gente è stanca che le leggi si pieghino al volere delle lobby: la volontà popolare espressa in questi due anni in maniera assolutamente chiara e senza mezzi termini chiede la fine della vivisezione».

Manifestanti a San Giovanni (Jpeg)Manifestanti a San Giovanni (Jpeg)
«VIVISEZIONE OBSOLETA» - Favorevole al disegno di legge in discussione al Senato è l'ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che in occasione della manifestazione di sabato ha presentato davanti all'ingresso principale di Palazzo Madama il manifesto ufficiale della campagna «Vogliamo una vera giustizia». L'obiettivo, ha chiarito Brambilla in una nota, è richiamare l'attenzione del Senato «sull'eclatante contraddizione tra leggi obsolete e superate dalla scienza e ciò che la coscienza degli italiani reclama a gran voce». MEDIOEVO - Opposto il punto di vista dei radicali: «Chi manifesta contro la sperimentazione animale abbia l'onestà di riconoscere che si batte per un Medioevo fatto di ignoranza e oscurantismo, caratteristica di ogni inquisizione». Lo ha dichiarato Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale, presidente onorario dell'Associazione Luca Coscioni, che ha promesso: «L'Associazione Luca Coscioni per la liberta di ricerca scientifica si opporrà con tutte le sue energie» al disegno di legge che vuole recepire la normativa europea.