mercoledì 18 settembre 2024

BOCCONI AVVELENATI MUORE UN ALTRO CANE NEL VERONESE

SAN ZENO DI MONTAGNA. Allarme bocconi avvelenati nella frazione di Lumini, a San Zeno di Montagna nel veronese, dove nel giro di poco tempo sono stati avvelenati quattro cani e tre gatti. L'ultimo episodio si è verificato a cavallo tra agosto e settembre quando la cagnolona Sandi, un pastore australiano di quattro anni, è morta dopo un giorno di agonia.

 

A raccontare l'accaduto a il Dolomiti è la proprietaria Lorena Pinamonte, assessora al turismo del Comune di Brenzone, dove risiede: "Erano giorni di grande caldo e abbiamo deciso di portare Sandi per qualche giorno a casa dei miei suoceri a Lumini, dove non si allontanava quasi mai da casa e non arrecava disturbo a nessuno. Il 31 agosto all'ora di pranzo è avvenuto però il peggio"Lorena Pinamonte spiega che i suoceri, dopo averla lasciata per un breve lasso di tempo in cucina, l'hanno trovata in giardino riversa a terra, in preda alle convulsioni e con della bava di colore verde alla bocca.

 

"Mi hanno immediatamente avvisata e sono subito accorsa – prosegue la proprietaria – prendendo Sandi e portandola immediatamente in una clinica veterinaria a Lazise dove purtroppo è morta dopo un giorno di coma farmacologico".

 

Oltre al grande dolore, unito alla rabbia per quanto accaduto, in seguito è poi arrivata una scoperta che conferisce alla vicenda contorni ancora peggiori: "Ho scoperto tramite i social che ad un'altra persona residente non molto lontano era accaduta la stessa cosa, in modo ancora più grave. Dopo averla contattata abbiamo appurato infatti che, nel giro di poco tempo, le erano stati avvelenati tre cani e tre gatti e tutti presentavano sintomi analoghi, con le analisi su uno di questi che hanno confermato l'avvelenamento da liquido antigelo".

 

Lorena Pinamonte specifica poi - non nascondendo anche a distanza di giorni l'incredulità per quanto accaduto - come immediatamente il fatto sia stato segnalato alle autorità competenti: "Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri del corpo Forestale e, da quanto ho appreso, sono scattate immediatamente le indagini. Vorrei infine lanciare un appello: se qualcuno sa qualcosa si rivolga alle autorità competenti, in modo da scoprire cosa è effettivamente successo".