Milano (17 luglio 2020) - Il prossimo massacro di animali è previsto per il 30 luglio, giorno in cui milioni di musulmani sgozzeranno in tutto il mondo milioni di animali (in particolare capretti) nel nome di Allah per celebrare la festa del sacrificio. Qualche mese fa è toccato ad altri milioni di agnelli essere uccisi in maniera forse meno barbara ma non per questo meno crudele per celebrare la pasqua Cristiana, e quindi uccisi e mangiati in nome di Dio. La questione non è da sottovalutare sia per il numero di animali che vengono uccisi che per le modalità di questi crudeli massacri. Prendiamo la festa islamica del sacrificio che sarà quest'anno celebrata tra fine luglio e inizio agosto. Anche qui in Italia saranno decine di migliaia gli animali sgozzati vivi (molti nei macelli autorizzati) anche nelle case delle famiglie musulmane che in barba a qualunque normativa sulla macellazione rituale sgozzeranno e lasceranno morire tra atroci sofferenze capretti e altri piccoli animali che saranno poi mangiati in famiglia. Un orrore che spinge l'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) a chiedere ai Sindaci di vigilare per bloccare e punire secondo la legge le macellazioni clandestine che in Italia sono vietatissime mentre alla comunità islamica rivolge l'appello ad evitare di sacrificare animali in nome di Dio (nel caso specifico nel nome di Allah). In una nota AIDAA si auspica "che anche in questa occasione siano fatte rispettare le regole sia sul distanziamento sociale e tutte le norme anticovid in essere, sia il divieto sulla macellazione autorizzata in quanto il rischio che queste le regole vengano disattese è piuttosto alto". Lo scorso anno in Italia la comunità musulmana composta da circa 3 milioni di persone durante questa festa ha ucciso e mangiato circa mezzo milione di animali.