Porto Tolle (Rovigo), 3 febbraio 2018 - Li hanno presi con le mani nel sacco mentre, con l’occhio al cielo ed al mirino, aspettavano il passaggio delle anatre. E’ stata proprio una brutta mattinata ed un’amara chiusura della stagione venatoria per alcuni cacciatori. Che sono tornati a casa senza fucile – sono stati sequestrati – e con una denuncia.
Sono stati sorpresi dai militari della stazione carabinieri forestale di Porto Tolle, che è intervenuta con l’ausilio di personale della Polizia Provinciale, l’altro giorno durante un controllo a Boccasette, frazione del Comune di Porto Tolle. Nella laguna che si affaccia vicino alla scanno del Palo, quattro cacciatori esercitavano l’attività venatoria da appostamento fisso alla selvaggina migratoria. Ma lo facevano usando strumenti che sono assolutamente vietati, ovvero richiami acustici e altoparlanti con tanto di batterie per azionarli.
Durante l’ispezione a un appostamento di caccia i militari hanno trovate infatti occultate in due intercapedini, un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, sei diffusori del suono e ben quattro batterie da 12 volt. Tutte strumentazioni in palese violazione della legge venatoria 157 del 1992 (divieto di esercizio della caccia con l’ausilio di richiami acustici elettromagnetici).
E sono stati dolori. I carabinieri forestali hanno quindi provveduto a sequestro oltre al materiale rinvenuto, sei fucili calibro 12, 68 cartucce calibro sempre calibro 12, 72 stampi in plastica per le anatre, sei alzavole e un germano che erano stati abbattuti dai cacciatori. I quattro cacciatori (tre ravennati ed un polesano, tutti di 55 anni) che erano nell’appostamento sono stati denunciati.