Arezzo, 24 febbraio 2018 - Cani e gatti trovati morti nella zona di Anghiari per aver ingerito bocconi avvelenati. Il lavoro della Stazione Carabinieri Forestale di Sansepolcro ha portato alla scoperta delle carcasse di due cani e di tre gatti la scorsa settimana nella località di Chiarabelle, vicina alla frazione di San Leo. Ritrovate persino parti di animale, da ricondurre al cinghiale e al capriolo, imbottite di veleno e sistemate sul posto ancora da poco. Anche lungo la strada che collega il capoluogo con il Santuario della Madonna del Carmine c’è stato un cane che ha fatto in tempo a rientrare nella casa in cui era tenuto, ma poi ha mostrato i sintomi classici dell’avvelenamento e a nulla è valso l’intervento del veterinario. Sistemi letali che risultano uguali in ogni caso, seppure siano quasi certamente dettati da motivazioni diverse: i bocconi incriminati, infatti, non sono altro che pezzi di salsicce, all’interno dei quali è stata impastata una sostanza in polvere di colore scuro, subito girata all’istituto zooprofilattico per capire di che cosa si tratti. Il sospetto dei carabinieri forestali è che possano essere prodotti fitosanitari ritirati dal commercio, in quanto riconosciuti particolarmente nocivi sia per l’uomo che per gli animali. Gli inquirenti hanno pochi dubbi in proposito: nel caso di Chiarabelle, l’indice sarebbe da puntare sulla caccia; il vero nemico è la volpe, con l’intenzione di eliminarla il più possibile, in quanto nociva per la riproduzione di specie quali lepre e fagiano. Al Carmine invece, dove i bocconi non sono stati rimossi, la causale potrebbe essere data dai tartufi: proprio le scarpate che costeggiano la via del Carmine sono ottime per la riproduzione del tartufo “marzuolo”.