Roma (1 ottobre 2016) - Domani è la festa dei nonni, e ovviamente anche noi vogliamo unirci a tutti coloro che fanno gli auguri a queste persone che sono i pilastri della nostra società, e noi di AIDAA lo facciamo alla nostra maniera parlando del rapporto tra i nonni e gli animali domestici in particolare i cani. Infatti da diversi anni il binomio persone anziane e cani vecchietti funziona maraviglia, secondo i dati in nostro possesso e relativi alle adozioni di cani nel 2015 nei cento canili monitorati dalla nostra associazione sono in costante aumento le adozioni di cani anziani fatte da persone sopra i sessantacinque anni. Ma vediamo di analizzare in poche righe i dati. Secondo i dati AIDAA nel 2015 sono stati 24.000 i cani adottati dai nonni italiani di questi circa 16.000 sono adozioni fatte da persone sole, per le quali il cane diventa la principale se non l'unica compagnia delle proprie giornate. Altri dati interessanti riguardano le adozioni di cani da parte di persone ultrasettantenni che rappresentano il 44% del totale con una forte propensione alle adozioni in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e a sorpresa Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia. Purtroppo sono in aumento anche i ritorni di cani anziani in canile, cani che spesso erano detenuti da persone che sono poi state ricoverate in strutture protette o case di riposo e che non hanno potuto portare con se il proprio amico di una vita. "Uno dei regali che ci piacerebbe poter annunciare i nonni in occasione della loro festa- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- sarebbe l'ammissione di fido nelle strutture geriatriche e nelle case di riposo, troppo spesso i cani sono costretti ad abbandonare i loro padroni quando questi varcano la soglia delle case di riposo provocando in entrambi un dolore incolmabile, proviamo e cambiare le cose."