mercoledì 9 gennaio 2013

RISCHIO ABBANDONO PER 5 MILIONI DI ANIMALI NEL 2013

CON LA CRISI 5 MILIONI DI ANIMALI DOMESTICI A RISCHIO ABBANDONO

Roma (9 gennaio 2013) – Secondo diverse statistiche e secondo i dati di associazioni assolutamente attendibili quali coldiretti nel corso del 2013 il 48% delle famiglie italiane vedrà recedere ancora il proprio tenore di vita medio, sia a causa della crisi, che dell'aumento delle tasse. Si tratta di un dato preoccupante che riguarda anche le famiglie che possiedono animali. In Italia sono circa 20 milioni gli animali domestici posseduti dalle famiglie (cani,gatti,conigli, criceti, piccoli roditori, tartarughe di terra e d'acqua ed altri ad esclusione di pesci ed uccelli domestici, altrimenti la cifra salirebbe a 70 milioni di esemplari) e per almeno 5 milioni di loro lo spettro dell'abbandono a causa della impossibilità a mantenerli è una realtà. In particolare l'attenzione è focalizzata sui cani per i quali si prevede già dai prossimi mesi un sensibile aumento degli abbandoni con un incremento di circa il 25% rispetto ai dati non gia positivi del 2012 con un forte aumento di cani direttamente in canile, meno controllabili ma sicuramente in aumento anche gli abbandoni di gatti, piccoli roditori e conigli. AIDAA lancia dunque un appello alle case produttrici di cibo e mangimi, ma anche ai veterinari e a tutti coloro che in qualche modo si occupano di animali a pagamento perchè riducano i prezzi e gli onorari di almeno il 10%, allo stesso modo AIDAA lancia un'appello al nuovo Governo ed al nuovo Parlamento perchè tra i primi atti metta sul tappeto cinque milioni di euro sia per un piano di sterilizzazione, sia per un piano di sostegno alla gestione di canili e rifugi che sono oramai allo stremo anche a causa del fatto che i comuni non pagano. “Capisco che in un momento dove ci sono famiglie che non riescono a tirare a fine mese e bambini che non si nutrono a dovere parlare di animali può sembrare per molti superfluo o eccessivo, ma anche loro fanno parte della nostra vita e delle nostre famiglie- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e il rischio che tre milioni di loro possano finire sulle strade è dietro l'angolo, occorre uno sforzo non solo da parte delle famiglie che li possiedono, ma anche di chi produce il cibo, da parte dei veterinari, uno sforzo congiunto ad abbassare i prezzi e dello stato che deve abbassare l'IVA e mettere sul piatto almeno 5 milioni di euro subito a sostegno dei canili e gattili. Già- conclude Croce- dobbiamo sopportare la scelleratezza dell'introduzione delle spese veterinarie nel redditometro, chiediamo a tutti uno sforzo congiunto per garantire anche in momenti di difficoltà come questo e quelli che veranno un tenore di vita adeguato non solo agli uomini ma anche ai nostri amici pelosi”