domenica 9 dicembre 2012

PERRERAS: BOICOTTIAMO LE VACANZE IN SPAGNA

UCCIDONO I CANI IN PERRERAS: PER NATALE BOICOTTIAMO LE VACANZE IN SPAGNA


Roma (9 dicembre 2012) - Nonostante le raccolte di firme nazionali ed internazionali (che non hanno portato a nulla), nonostante gli appelli al parlamento Europeo, nonostante l'impegno di molti media e di molte persone che in questi mesi si sono dati da fare per salvare i cani e i gatti destinati alla pena di morte nelle perreras spagnole ad oggi nulla è cambiato. Gli spagnoli continuano ad uccidere almeno 200.000 cani l'anno nelle loro perreras senza che nessuno sia stato in grado al momento di modificare minimamente (se non attraverso le adozioni) il sistema della pena di morte dei cani in Spagna. Per questo motivo sia la rete, sia molti dei volontari che in questi anni in buona fede (lasciamo perdere scrocconi, furbastri che ci hanno costruito sopra una fortuna con i fondi raccolti per i cani in Spagna e finiti invece nelle loro tasche e persone che hanno interesse ad alimentare il traffico dei cani spagnoli verso l'Italia e con definitiva destinazione i laboratori di vivisezione del nord Europa) hanno operato per cambiare le cose si sono scoraggiati e la vicenda dei cani spagnoli è passata in secondo, se non in terzo piano negli interessi del mondo animalista. Partendo anche dagli errori di strategia e di alleanze del passato AIDAA rilancia la campagna contro la pena di morte dei cani in Spagna. Per dire no alla morte dei cani in perreras AIDAA rilancia il boicottaggio delle vacanze nel periodo natalizio in Spagna ed in particolare nelle località del turismo marittimo e nelle isole spagnole. "Rilanciamo partendo da qui- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- chiediamo gesti concreti, e chiediamo che coloro che disdicono o annullano le vacanze in Spagna lo comunichino all'ambasciata spagnola o ai consolati ed anche a noi che terremo attraverso l'apposito gruppo di facebook che promuove il boicottaggio delle vacanze in Spagna il punto della situazione. Da gennaio troveremo nuove forme di lotta che prevedano come obbiettivo finale la chiusura delle Perreras. Lo avevamo detto- conclude Croce- che si tratta di una battaglia che ci deve vedere impegnati su piu fronti e per diversi anni. Noi non molliamo, e con i volontari, quelli veri che si occupano di salvare e trovare casa ai cani spagnoli in Italia ed in Europa siamo pronti a riprendere la strada delle proteste anche di piazza per dire basta alla pena di morte dei cani in Spagna ma anche negli altri paesi dell'Unione Europea"

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